Fiocco Rosa- Lucia Grottanelli, ostetrica dalla parte delle donne

Fiocco Rosa- Lucia Grottanelli, ostetrica dalla parte delle donne

Fiocco Rosa - L'appuntamento di oggi con Fiocco Rosa è con una giovane ostetrica che ha deciso di diventare tale dopo un viaggio in Sierra Leone. Fiera sostenitrice del parto a domicilio, porta avanti i suoi progetti con determinazione e passione per le donne. Grandi, piccole e piccolissime.

ADimensione Font+- Stampa

Chi decide di diventare ostetrica lo sente come una missione. Con un mestiere così non puoi non amare la vita in tutte le sue forme. Questo amore può nascere in tanti modi diversi: per la bellezza dei neonati, per guardare la felicità delle mamme e dei papà prendere in braccio per la prima volta quel fagottino tanto atteso, per vedere crescere nuove famiglie, per l’amore per qualcosa che si consolida. Lucia Grottanelli è una giovane ostetrica che ha scelto di diventare tale in un momento importante della sua vita ed è una donna che porta avanti un progetto innovativo. L’abbiamo incontrata.

Lucia Grottanelli, giovane ostetrica viterbese. Come è nata la scelta di imparare e fare questo mestiere?

“La scelta si è consolidata con un’esperienza di volontariato in Africa (Sierra Leone) dopo la maturità, dove ho assistito al il mio primo parto e mi sono innamorata di questo mestiere. Nasce lì il desiderio di diventare Ostetrica e tornare con più strumenti e professionalità.”

 Sei una libera professionista, cosa ti ha portato a optare per questa scelta lavorativa?

“È nata per caso. Con la mia amica e collega Cecilia Bronzetti ci siamo buttate in quest’avventura apparentemente più grande di noi che si è poi rivelata la migliore scelta. La libera professione è una modalità di essere ostetriche in autonomia professionale, autodeterminandoci in ogni campo.”

Che tipo di assistenza è quella che fornite, tu e il tuo gruppo, alle donne che incontrate?

“Come ostetriche libere professioniste il nostro compito è quello di potenziare la fisiologia offrendo una continuità nell’assistenza (ONE-TO-ONE), garantendo alle donne e alle coppie una presa in carico personalizzata e fornendo tutte le informazioni per compiere scelte libere e soprattutto consapevoli.
Seguiamo le gravidanze fisiologiche, organizziamo corsi d’accompagnamento alla nascita per coppie o per singole donne, assistiamo i travagli e i parti a casa, seguiamo il post parto (puerperio) a domicilio, facciamo supporto all’allattamento e tanto altro.”

Parliamo dell’esperienza del parto a domicilio. Tecnica ancora troppo “audace” o piano piano sta diventando frequente?

“Il parto a domicilio, sostenuto dall’OMS e supportato da evidenze scientifiche, in Italia è una scelta culturalmente lontana, in altri Paesi europei invece si sta consolidando con buoni numeri essendo ormai chiaro che l’eccesso di medicalizzazione, al quale assistiamo costantemente in molti ospedali, può trasformare un evento fisiologico, come la nascita, in un evento patologico.
Il parto a casa è una pratica sicura e salutogenica.
Rosa Perazzola è l’ostetrica che da sempre assiste a domicilio in questo territorio e che mi ha dato la possibilità di seguirla ed imparare dalle sue mani.”

Quando proponete questo approccio, che reazioni riscontrate nelle donne? E nelle famiglie al completo?

“Sono le donne e le famiglie a chiederci di più su questo tipo di assistenza personalizzata, noi le informiamo e le sosteniamo nella scelta più adatta alle loro esigenze.
Riferendoci al parto a casa, è normale che ci sia il pregiudizio dettato però dalla mancanza di informazioni e dati reali. Quando anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità la sostiene per tutte le gravidanze fisiologiche.”

La Asl di Viterbo ha deciso di rimborsare i primi parti in casa. Ci racconti che esperienza è stata?

“La Regione Lazio incentiva il parto a domicilio con un rimborso parziale della spese. Da quest’anno anche la Asl di Viterbo supporta questo tipo di scelta; infatti sono stati consegnati i primi rimborsi dell’anno alle due famiglie che abbiamo assistito a casa.”

 Questa rubrica si chiama Fiocco Rosa, può lasciarci tre parole simbolo che le vengono in mente se si parla di donna?

“Il Coraggio, l’istinto e la Cura.”

 

 

 

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune