Fiocco Rosa, Alessio Cristalli e l’eleganza come biglietto da visita

Fiocco Rosa, Alessio Cristalli e l’eleganza come biglietto da visita

Fiocco Rosa - VITERBO- Alessio Cristalli è un giovane stilista che ama e lavora con le donne. L'abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto come è nata la sua passione per il suo lavoro

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Torna un uomo a parlare di donne. In un’epoca così difficile, dove si parla di donne e di quanto gli viene spesso fatto del male, solo un uomo poteva parlare di loro. 

Alessio Cristalli è un giovane stilista made in Tuscia che lavora con le donne e soprattutto le ama. 

Alessio Cristalli, giovane stylist made in Tuscia. Come nasce la tua passione per la bellezza soprattutto femminile?

“Sono cresciuto in una famiglia fatta di donne, il che è già un vantaggio.
Sin da piccolo sono stato educato alla bellezza, osservavo mia madre farsi bella prima di uscire, la osservavo mettersi il rossetto o infilarsi le calze e  li trovavo gesti affascinanti nella loro semplicità. 
Mia nonna poi faceva la sarta, da lei ho imparato che un abito ben fatto è il mezzo con il quale una donna esprime se stessa e comunica al mondo  chi è veramente.
Osservavo affascinato le sue mani mentre cuciva e in quei momenti capivo quale immenso potere avesse.
Prendeva il tessuto e lo trasformava. Un cappotto, un tubino, una gonna, una camicia, ogni volta usciva fuori una cosa diversa e questo per me era magia.
Il connubio di tutta questa serie di elementi ha fatto nascere in me la passione per il culto della bellezza, che è una prerogativa fondamentale per ogni donna, è una trasformazione diversa ogni volta, non solo al livello fisico ma anche interiore.”

Quando hai capito che “lavorare con la bellezza per le donne” era il tuo lavoro?

“Quando ho compreso che un abito non è solo un oggetto fine  a sé stesso, un abito può davvero rappresentare la felicità per una donna e questa per me è stata una conferma di ciò che volevo fare.”

Quanto bisogno c’è per ognuno di noi, uomo o donna che sia, di sentirsi bello? 

“Sentirsi belli e a proprio agio con sé stessi ci rende anche felici e quando stai bene con te stesso stai bene anche con gli altri,  questo fa sì che la bellezza sia un bisogno necessario per la serietà di ognuno di noi.
Ovviamente, come tutte le cose, nella giusta misura. Quando ci si sente troppo sicuri di sé e del proprio aspetto, si rischia lo sgradevole effetto “Narciso”, al contrario, quando si è pieni di insicurezze, non riusciamo a relazionarci serenamente con il mondo.
Sentirsi belli, è una condizione complessa e delicata da raggiungere, per cui direi che, sì, c’è bisogno di sentirsi belli, ma non è tutto. La definirei piuttosto un contorno, una rifinitura, una delle tante sfumature che definiscono una persona per quella che è.”

Come i tuoi abiti o le tue creazioni diventano gli strumenti per arrivare ad essere in pace con se stessi?

“Come dicevo sopra, un abito non è soltanto un oggetto da indossare fine a sé stesso, un abito può diventare uno status simbol, un abito diventa lo strumento per essere in pace con se stessi quando esalta le forme e la fisicità di una persona. Non nascondendola, non coprendola, ma esaltandone la forma. Per me non esiste una persona brutta o un fisico fatto male, esistono solo persone incapaci di vedere quanto potenziale nascosto posseggono e la mia missione ogni volta, è aiutare chi si rivolge a me a scoprirlo.
Sapersi valorizzare a volte è la chiave di tutto, a ognuno si addice una cosa piuttosto che un’altra, molti si sentono frustrati quando volendo seguire a tutti i costi la moda del momento, non riescono a trovare nulla con cui si vedano bene, il punto è, che non tutti i corpi sono fatti per un determinato abito e non tutti gli abiti sono fatti per un determinato corpo.
Tutto sta nel trovare il giusto abbinamento.”

La moda è soprattutto modo creativo di esprimersi, qual è la tua concezione di moda?

“Per me la moda è come l’arte per un pittore o il cinema per un regista, solo che la moda corre e veloce anche, è una continua evoluzione e bisogna starle dietro, perché non ti aspetta ed è difficile stare al passo il più delle volte.
Ecco perché il mio concetto di moda si distacca completamente da tutto ciò, per me un capo d’abbigliamento dovrebbe avere il tempo di essere vissuto, come accadeva una volta. Voglio dire che adesso è tutto troppo fugace, troppo mordi e fuggi.
Compri un cappotto, passa la stagione e l’anno dopo non  è più “di moda”, buttiamo o regaliamo  i nostri abiti semi nuovi, indossati a malapena una decina di volte, per sostituirli con altri che avranno lo stesso destino.
A me piace pensare invece ad una moda non di massa ma individuale, le persone dovrebbero seguire il proprio stile per celebrare la propria individualità e non uniformarsi alla massa consumista.
La moda che ci viene proposta oggi negli store più rinomati, è una moda che spinge solo al consumo, priva di qualità e di personalità secondo me.
La vera moda oggi, la fa chi non la segue ma rimane coerente con sé stesso, celebrando la propria individualità e non solo per una stagione, ma sempre.”

Sei un amante dei viaggi, cosa porti a casa di ritorno da un tuo viaggio? 

“Da un viaggio si riportano tante cose, a volte anche sé stessi. Parti completamente smarrito e torni che ti sei ritrovato.
Io personalmente dai viaggi riporto le sensazioni, il cibo, le emozioni, i profumi, ma soprattutto le persone.
Il rapporto con le persone che conosci durante un viaggio è il valore assoluto più grande, relazionarsi con situazioni lontane dalla tua realtà culturale quotidiana, ti fa crescere e ti arricchisce in una maniera incredibile.”

Trovi ispirazione per il tuo lavoro?

“Caspita, certo che sì!
A volte viaggio proprio per trovare ispirazione, nuovi tessuti, nuove fantasie, materiali alternativi.
I viaggi hanno sempre influenzato molto le mie creazioni e le mie collezioni.”

Sei particolarmente dedito a vestire le spose, come sono cambiate le donne in questo senso?

“Le spose di oggi sono per lo più ragazze che vogliono celebrare la loro unicità, difficilmente quelle che si rivolgono a me sono spose “standard”. Per me la sposa è un connubio fra tradizione, innovazione e tanta creatività, in ogni mia creazione cerco sempre di mantenere questi tre fattori.
Sto ancora lavorando molto su questo, il mio obiettivo è quello di raggiungere un giorno, una personalità stilistica ben definita e riconoscibile.”

C’ è voglia di rinnovamento oppure c’è un ritorno alla tradizione?

“Entrambe le cose secondo me, dipende sempre molto dalla personalità della sposa.
Ogni donna ha il proprio ideale di matrimonio, ognuna sogna una favola diversa e personale, come anche l’abito, ad ognuna il suo.”

Questa rubrica di chiama Fiocco Rosa e tu sei il secondo uomo che intervisto che lavora con le donne e soprattutto che le comprende: dimmi tre aggettivi che assolutamente una donna deve, per te, possedere.

“Bella domanda! Se c’è una cosa che manca molto alle donne secondo me, è la consapevolezza, la consapevolezza di quanto possono essere forti, di quanto valgono e di quanto potenziale abbiano, quindi direi sicuramente, consapevole.
Direi poi che un secondo aggettivo fondamentale sia,  elegante. L’eleganza e la raffinatezza sono elementi che fanno brillare una donna.
In fine, unica. Una donna dovrebbe sempre ricordarlo, la propria unicità va celebrata perché è un valore assoluto inestimabile.”

Foto Fisioterapy Center

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