Fiocco rosa, ode alle donne fin nello spazio

Fiocco rosa, ode alle donne fin nello spazio

Fiocco Rosa - E' stata una settimana importante per le donne nel mondo, celebriamo raccontando le loro gesta due grandi personalità e con loro la competenza e l'efficienza femminile

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Oggi non scriviamo di nessuna donna in particolare, di nessuna di cui conosciamo il nome, il lavoro, le battaglie nel sociale. Scriviamo di tutte, nessuna esclusa in una due giorni che ha portato tutte le donne a sentirsi un po’ più fiera.

Ieri Laurence Des Cars, oggi Samantha Cristoforetti. Apparentemente su pianeti diversi, così unite in una missione unica al mondo. 

 Laurence des Cars è una storica dell’arte specializzata nel periodo che va dall’Ottocento fino all’inizio del Novecento. Risale al 1994 il suo primo incarico di curatrice al Musée d’Orsay per poi diventare, nel 2007, direttrice di France Museums, organismo statale che ha seguito l’apertura del Louvre Abu Dhabi. Nel 2014 viene nominata direttrice dell’Orangerie, e nel 2017 del Musée d’Orsay: qui organizza una delle mostre di maggiore successo della sua direzione del museo, Le modèle noir de Géricault à Matisse, esposizione che ha approfondito i temi legati alla rappresentazione di modelli neri dall’abolizione della schiavitù in Francia a oggi. Sempre durante la sua direzione al Musée d’Orsay, des Cars si è occupata anche di casi di restituzione di opere d’arte trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, come il dipinto Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt. E’ la nuova direttrice del museo più famoso al mondo, il Louvre.

Samantha Cristoforetti è un’astronauta, aviatrice e ingegnere italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia SpazialeEuropea. Con la missione ISS Expedition 42/Expedition 43 del 2014-2015 ha conseguito il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo. Samantha Cristoforetti sarà la prima donna europea al comando della Stazione spaziale internazionale.

Profonde, grandi, competenti, efficienti, appassionate. Questi gli aggettivi che si devono accostare a queste donne, prima di ogni altra caratteristica. In un mondo dove le donne fanno sempre più “a spallate” per ritagliarsi un piccolo spazio in azienda, ma anche in società, buone notizie come queste fanno pensare che l’equità e la parità di genere sia un obiettivo possibile. 

Fanno pensare che i contratti saltati per improvvise maternità non sono così la normalità,  che le tanto acclamate quote rosa forse sono uno strumento svilente della professionalità e competenza femminile. Forse non molto lontano da qui, le donne sono più libere o semplicemente più capite. 

Che poi la vera debolezza delle donne sono proprio loro, siamo proprio noi. Non riusciamo spesso a lavorare in equipe in contesti molto competitivi, facendo prevalere un’ambizione che non è sempre sana. Ma quello che sempre distingue il lavoro di una donna, è la precisione e la dovizia con cui è fatto, dal primo schizzo fino all’opera completa come allestire una galleria d’arte o guidare navicelle spaziali fino alla luna.

Ode alle donne fin nello spazio, ma anche in cucina, per strada, in ufficio, in corsia e ovunque esse stesse possano essere.

Foto Fisioterapy Center

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