L’Eretico – Mettiamo da parte il politically correct e ritroviamo l’orgoglio di essere italiani

L’Eretico – Mettiamo da parte il politically correct e ritroviamo l’orgoglio di essere italiani

L'Eretico - Ho ammirato con quanta abnegazione e con quale orgoglio questi popoli espongono dappertutto le loro bandiere. Scuole, chiese, edifici pubblici, edifici privati. Non c'è un luogo dove la bandiera nazionale non venga esposta e debitamente omaggiare. Queste visioni hanno generato in me una riflessione: "E in Italia? Siamo ancora un paese di patrioti? Un paese capace di difendere la propria cultura e la propria civiltà?".

ADimensione Font+- Stampa

Gli italiani, anestetizzati da decenni di buonismo e di “politicamente corretto”, hanno perso l’ orgoglio, il patriottismo. Non sanno più per cosa vivono, per cosa morirebbero insieme con gli altri. In questo 2018 sono stato negli Stati Uniti, in Israele e in Grecia.

Ho ammirato con quanta abnegazione e con quale orgoglio questi popoli espongono dappertutto le loro bandiere. Scuole, chiese, edifici pubblici, edifici privati. Non c’è un luogo dove la bandiera nazionale non venga esposta e debitamente omaggiare. Queste visioni hanno generato in me una riflessione: “E in Italia? Siamo ancora un paese di patrioti? Un paese capace di difendere la propria cultura e la propria civiltà?”.

Piano piano stiamo perdendo l’ orgoglio di essere italiani e l’ ideale di condividere uno stile di vita “occidentale” fondato sulla libertà. Stiamo diventando pavidi, con una manifestazione sudditanza ai dettami del “politicamente corretto”. Davanti alle rivendicazioni identitarie degli immigrati ci arrendiamo, retrocediamo. Di questo passo, un po’ alla volta, si rinuncia alla libertà di espressione, alla parità di genere, alla separazione tra stato e religione.

C’è un dato fattuale: l’ immigrazione incontrollata dai paesi arabi in Italia (che è diventata il principale porto di accesso per l’ invasione musulmana dell’ Europa) e l’ esplosione demografica delle comunità musulmane europee (che viaggiano con una natalità del 400%) stanno rovesciando gli equilibri. Così mi torna in mente Oriana Fallaci e tutte le critiche mosse dai perbenisti benpensanti al concetto di “Eurabia”. In realtà la compianta scrittrice fiorentina aveva giustamente intuito il pericolo della decadenza culturale e demografica della nostra società occidentale.

Non bisogna aver paura di andare contro corrente. Non bisogna tacere per paura di essere definiti “razzisti” dal buonista di turno.
Il politically correct ci ha portato a non poter più esprimere giudizi per paura di essere additati. Così tutte le civiltà sono uguali. La nostra, quella musulmana… Ma nemmeno per sogno!

Perché non posso rivendicare che, per me, la mia civiltà, il mio stile di vita sia il migliore? Il Rinascimento, l’ Illuminismo, il Risorgimento non hanno lasciato in noi nessuna traccia? Difendiamo le nostre tradizioni, la nostra cultura, le nostre radici finché siamo in tempo. Una civiltà che perde il proprio orgoglio e che non difende le proprie radici è una civiltà destinata a scomparire dalla storia.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune