L’Eretico – Perché la parola “identità” da così tanto fastidio

L’Eretico – Perché la parola “identità” da così tanto fastidio

L'Eretico - Parto da un simpatico episodio recente. Il Real Madrid volendo stipulare un contratto con una società degli Emirati Arabi per la commercializzazione di prodotti con il proprio marchio (incasso previsto 50 milioni di euro), ma consapevoli della difficoltà a vendere in quell' area prodotti che mostrano la Croce, non ha trovato di meglio che toglierla dallo storico simbolo della propria società.

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In questo periodo in cui si sta affermando un clima di modernità multi-culturale superficiale, nichilistica, avaloriale e politicamente corretta, la parola “identità” sembra dare molto fastidio. Dà fastidio perché racchiude in sé storia, memoria, radici che alcuni vorrebbero cancellare.

Parto da un simpatico episodio recente. Il Real Madrid volendo stipulare un contratto con una società degli Emirati Arabi per la commercializzazione di prodotti con il proprio marchio (incasso previsto 50 milioni di euro), ma consapevoli della difficoltà a vendere in quell’ area prodotti che mostrano la Croce, non ha trovato di meglio che toglierla dallo storico simbolo della propria società.

Pochi giorni fa il team manager Butraguegno ha ricevuto con tutti gli onori al Santiago Bernabeu Ahed Tamimi, nota terrorista palestinese, per far capire bene a tutti, qualora ci fossero ancora dei dubbi, qual è il nuovo corso della società madrilena: ossia vendere la propria identità per denaro.

Questo episodio mi ha fatto riflettere. Cosa stiamo diventando? Cosa stiamo diventando se siamo disposti a rinunciare alla nostra identità? A volte per soldi (come nel caso sopra citato), altre volte per paura, altre ancora per apparire politicamente corretti. Alcune pseudo élite culturali sono infastidite dalla parola “identità” perché racchiude in sé storia, memoria, cultura, radici che vorrebbero cancellare. Qualora non ce ne fossimo ancora resi conto l’ Europa è sotto attacco. Non un attacco armato. Ma una forma di attacco più subdolo e più silenzioso. Sono sotto attacco i valori fondanti e le radici cristiane.

Una grossa responsabilità ce l’hanno i signori che siedono a Bruxelles e che, succubi del complesso del politicamente corretto, hanno dato vita a un’Unione Europea senza identità. Un’Unione Europea più dedita alla salvaguardia dei diritti (anche di chi non ha diritto scusate il gioco di parole) e del “quieto vivere” piuttosto che alla difesa della propria storia e dei propri valori. Guai ad urtare la sensibilità delle minoranze!

Allora via il Crocefisso dalle aule. Basta con i canti di Natale a scuola. Il maiale alla mensa scolastica? Ma che sei matto? Quando avremo un bambino appena nato non dovremo insegnargli a dire “babbo” o “mamma” ma “genitore 1 ” e “genitore 2”. Quando crescerà e ci chiederà come è nato potremo parlare di “uomini” e “donne” o dovremo limitarci a utilizzare “gender” e “transgender”?

Volete sapere la mia? Stiamo rinunciando a difendere la nostra identità, la nostra storia, i nostri valori, la nostra cultura millenaria, la nostra religione. Di questo passo, se non alziamo la testa e combattiamo, ci trasformeranno in un ammasso di “consumatori” senza identità. Polli da batteria a cui le pseudo “élites illuminate”, attraverso il controllo dei media e delle nuove tecnologie, diranno cosa pensare, cosa comprare, come votare. Svegliamoci prima che sia troppo tardi.

Foto Fisioterapy Center

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