Marciapiedi da Incubo – Il fitness da paura di Viale Trieste
Homepage - Viale Trieste è molto spesso il luogo privilegiato per quei viterbesi coraggiosi che, soprattutto nel fine settimana, decidono di abbandonare per un po’ la quotidiana vita sedentaria facendo del sano jogging, ma il rischio è quello di passare la domenica in ortopedia.
Viale Trieste. Il nostro viaggio alla ricerca del “marciapiede decente”, oggi approda nel grande viale alberato che collega Viterbo alla frazione della Quercia, sontuoso e fiero con i suoi alberi secolari ci accompagna fuori dal centro cittadino fino alla parte più alta della nostra periferia.
Fiero sì, ma un po’ “ferito” in alcune sue parti che sono invece di vitale importanza per chi quel viale lo percorre a piedi tutti i giorni. E’ proprio una nostra lettrice che convinta che camminare sia una sanissima abitudine (come darle torto), ci segnala la situazione in cui versano i marciapiedi di viale Trieste. Dalle foto inviateci, notiamo,
come d’abitudine, che la parola d’ordine è incuria.
Questi marciapiedi sono sicuramente messi meglio rispetto all’estrema periferia dove invece sembrano delle discariche a cielo aperto, ma anche qui sono martoriati da immondizia lasciata lì a marcire oppure da metri e metri di foglie secche che si accumulano fino a diventare vere e proprie botole a sorpresa. Il problema questa volta è esattamente questo: le troppe foglie che cadono dagli alberi in questa stagione, non permettono una camminata agevole, tanto che in alcuni punti non si riesce a capire dove si sta per mettere i piedi. Abbiamo trovato la stessa situazione in Viale Fiume a Bagnaia e ci rendiamo conto che la situazione non cambia di un millimetro.
Viale Trieste è molto spesso il luogo privilegiato per quei viterbesi coraggiosi che, soprattutto nel fine settimana, decidono di abbandonare per un po’ la quotidiana vita sedentaria facendo del sano jogging, ma il rischio è quello di passare la domenica in ortopedia. E’ autunno, gli alberi perdono le foglie questo si sa, ma una pulitina ogni
tanto non ci starebbe male. Giusto il tempo di tracciare un piccolo sentiero che ci permetta di riportare a casa la pelle oltre che la linea.
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