Marciapiedi da Incubo – Smottamenti in via Monti Cimini

Marciapiedi da Incubo – Smottamenti in via Monti Cimini

Homepage - Via Monti Cimini. Siamo tornati in quel luogo dove di misfatti in fatto di marciapiedi, ce ne stanno a bizzeffe. Questa volta abbiamo trovato un corto e solitario marciapiede che muore rovinosamente in uno strapiombo indegno pieno di piante di ogni forma e dimensione.

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Via Monti Cimini. Siamo tornati in quel luogo dove di misfatti in fatto di marciapiedi, ce ne stanno a bizzeffe. Questa volta abbiamo trovato un corto e solitario marciapiede che muore rovinosamente in uno strapiombo indegno pieno di piante di ogni forma e dimensione.

La strada in questione ad un certo punto si allarga un po’, forma una piccola insenatura dove i camper trascorrono l’inverno e le auto fanno avanti e indietro dai parcheggi improvvisati ed è proprio dietro di loro giace il nostro marciapiede.

La cosa più viva in questo luogo sono i quattro alberi che, piantati nel bel mezzo del marciapiede, si sforzano con tutta la loro vitalità di restare in vita, le radici sono così potenti e vigorose da aver spaccato completamente l’asfalto. Che novità eh. Il problema è che non si può muovere un passo lì sopra: se non sono le radici, sono quintali di foglie secche che si ammucchiano da almeno una decina d’anni, i rami degli alberi arrivano fin sul manto stradale e, per passare da lì, serve almeno un paio d’occhiali per salvare le retine. Nessuno che abbia mai pensato a potare quelle piante. 

Pur volendo insistere e con fare risoluto riuscire a superare questi ostacoli, a un certo punto non si può comunque procedere perché i cumuli di foglie caduche e secche, non permettono di passare. Neanche di guardare aldilà a dirla tutta. Ma non finisce qui, il meglio deve ancora venire. Su questo disperato marciapiede esiste un muretto, un basso rialzo dove potersi riposare dopo una passeggiata, una piccola oasi dove fermarsi a fare una telefonata all’aria aperta, peccato però che sia franato in più punti. Sì, il muro che dovrebbe dividere il marciapiede dallo strapiombo sottostante, è completamente imploso sotto il segno dell’abbandono più totale: avvicinarsi a quel muretto significa sicuramente finire di sotto e farsi male. Un muro del pianto viterbese.

Saranno trenta metri di marciapiede, ma è un vero cimitero, per le nostre passeggiate, ma soprattutto per la dignità di cittadini.

 

 

 

 

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