Diario dell’Antartide

Un viterbese in Antartide – “Un ricordo da portare là negli anni e la consapevolezza che la Terra è la sola casa che abbiamo”

Un viterbese in Antartide – “Un ricordo da portare là negli anni e la consapevolezza che la Terra è la sola casa che abbiamo”


Bruno Pagnanelli sta tornando dall'Antartide. Il suo è stato un lungo diario di viaggio, pieno di emozioni e di pensieri che solo un uomo che si spinge ai confini del mondo può fare con tale naturale profondità. Oggi riproponiamo un suo pensiero, venuto fuori guardando i pinguini.

Un viterbese in Antartide – “L’inverno sta arrivando”

Un viterbese in Antartide – “L’inverno sta arrivando”


E' un mondo ricco di meraviglie l'Antartide, con Pagnanelli lì - quel viterbese di Pagnanelli - a guardare. E così fa guardare tutti noi, che seguiamo ormai da mesi questa straordinaria e unica avventura.

Un viterbese in Antartide – “Bob è lì fuori a guardare”

Un viterbese in Antartide – “Bob è lì fuori a guardare”


La nuova pagina del diario di Bruno Pagnanelli ci porta con la mente a un giorno tragico, alla bellezza di un sogno e alla consapevolezza di una famiglia. Quella di Bob Heath, che è la fuori e veglia sull'Antartide.

Un viterbese in Antartide – “La meraviglia dentro una macchinetta fotografica”

Un viterbese in Antartide – “La meraviglia dentro una macchinetta fotografica”

Un grande regalo, questo può essere una semplice immagine. E anche porgere una macchinetta fotografica può diventare un dono. Ce lo racconta bene Bruno Pagnanelli in un'altra entusiasmante pagina del diario.

Un viterbese in Antartide – “La Terra, sei nulla al suo cospetto”

Un viterbese in Antartide – “La Terra, sei nulla al suo cospetto”

E' sicuramente qualcosa di molto raro, affacciarsi e vedere l'Antartide. Con tutta la sua grandezza, con tutte le paure ed emozioni forti che ti soffia dentro. In questa pagina del 'Diario dell'Antartide' Bruno Pagnanelli racconta le emozioni di un uomo davanti a così tanto spettacolo.

Un viterbese in Antartide – “Non vedo la notte da 75 giorni”

Un viterbese in Antartide – “Non vedo la notte da 75 giorni”

L'Antartide spezza il tempo, almeno così come siamo abituati a concepirlo. Rompe la propensione a ragionare costantemente sul futuro, perdendo di vista il presente. Forse l'unica cosa davvero importante. Bruno Pagnanelli non vede un tramonto da 75 giorni.

Un viterbese in Antartide – Gli auguri di Natale a Viterbo di Bruno Pagnanelli

Un viterbese in Antartide – Gli auguri di Natale a Viterbo di Bruno Pagnanelli

Bruno Pagnanelli passerà il Natale in Antartide. E' il primo, forse l'unico viterbese della storia, a vivere un'esperienza simile che con La Fune abbiamo deciso di raccontare in un diario.

Un viterbese in Antartide – “Trovarsi di fronte due fantasmi”

Un viterbese in Antartide – “Trovarsi di fronte due fantasmi”

Il diario di Bruno Pagnanelli si arricchisce di una pagina da brividi. Il racconto di due "fantasmi", che arrivano nella sua base dopo essere stati nel posto più incredibile del mondo.

Un viterbese in Antartide – “Il capitalismo non è l’unica economia possibile, lo dicono i pinguini”

Un viterbese in Antartide – “Il capitalismo non è l’unica economia possibile, lo dicono i pinguini”

Bruno Pagnanelli scrive dall'Antartide. Lontano da tutto probabilmente vede meglio, penetra di più nel senso delle cose. In quello della vita, della natura ma anche dell'economia mondiale. Sembrerà strano ma da quel pezzo remoto del mondo arrivano a Viterbo riflessioni semplici e incisive.

Un viterbese in Antartide – “Senza tempo, senza nome, senza fiato”

Un viterbese in Antartide – “Senza tempo, senza nome, senza fiato”

Bruno Pagnanelli piange. Si trova davanti alla bellezza del Creato e ne è rapito. Posa, mette da una parte, anche la macchinetta. Non vuole filtri elettronici tra lui e la vita. Una delle pagine più belle di questo diario dall'Antartide che con La Fune vi stiamo raccontando.

Un viterbese in Antartide – “Una delle colonie più grandi di pinguini Imperatore”

Un viterbese in Antartide – “Una delle colonie più grandi di pinguini Imperatore”

In Antartide ci sono cose che ti mozzano il fiato. Abbiamo imparato a capirlo leggendo le pagine del diario di Bruno Pagnanelli. In questa puntata ci racconta del suo faccia a faccia con una delle colonie, tra le più grandi del mondo, di pinguini Imperatore.

Un viterbese in Antartide – “L’Italia ha un grande passato, pochissimo presente e oggi come oggi nessun futuro”

Un viterbese in Antartide – “L’Italia ha un grande passato, pochissimo presente e oggi come oggi nessun futuro”

Stare a 16mila chilometri da casa, in un ambiente surreale e trovare nel tuo rifugio un giornale che parla dell'Italia. Della tua patria. E' questa l'emozione che ci racconta Bruno Pagnanelli, il viterbese in Antartide in una nuova pagina da leggere del suo diario.

Un viterbese in Antartide – “Codice 2, codice 2”

Un viterbese in Antartide – “Codice 2, codice 2”

Oggi Bruno Pagnanelli, il viterbese in Antartide, ci rivela un segreto. La prima volta che lo senti annunciare alla radio di stringe il cuore, poi finisce per aprirtelo e per regalarti la cosa più bella della giornata.

Un viterbese in Antartide – “L’abbraccio a Nadia, una di famiglia”

Un viterbese in Antartide – “L’abbraccio a Nadia, una di famiglia”

Una brutta notizia arriva sullo schermo del computer di Bruno. Lui è lì tra i ghiacci dell'Antartide, tra le temperature sotto zero dell'estate di un posto remoto. Nadia, "una di famiglia" e madre del facchino Alessio Malè se n'è andata. Così il diario di questo giorno è dedicato a lei, al suo ricordo, a un abbraccio mandato a distanza.

Un viterbese in Antartide – “Giochiamo con le dimensioni, tra colate di ghiaccio blu”

Un viterbese in Antartide – “Giochiamo con le dimensioni, tra colate di ghiaccio blu”

Ghiaccio blu, una delle meraviglie dell'Antartide. Il viterbese Bruno Pagnanelli non è nuovo a questo spettacolo, ma ogni volta ne resta suggestionato. Ma a stupire di più sono le dimensioni di tutto e la percezione sballata che si ha della grandezza del tutto.

Un viterbese in Antartide – “Qui la temperatura percepita è di meno cinquanta gradi”

Un viterbese in Antartide – “Qui la temperatura percepita è di meno cinquanta gradi”

Occhio alla fotografia. Dall'Antartide Bruno Pagnanelli ci racconta di un posto, quello che vedete nell'immagine, dove la temperatura percepita in estate è di meno cinquanta gradi. Copritevi bene ...

Un viterbese in Antartide – “Così un sorriso ha coperto le rughe della fronte”

Un viterbese in Antartide – “Così un sorriso ha coperto le rughe della fronte”

L'Antartide è uno spazio dove anche le cose più piccole risultano gigantesche. Anche il racconto di un compagno d'avventura contiene in sé un mondo.

Un viterbese in Antartide – “La mappa non è il territorio”

Un viterbese in Antartide – “La mappa non è il territorio”

Lì sembra tutto piccolo e invece è davvero enorme. Anche tu ti senti piccolo e infatti lo sei. Cerchi di concettualizzare quello che ti circonda ma alla fine la realtà è sempre in agguato. Ecco una nuova pagina che Bruno Pagnanelli ci manda dall'Antartide.

Un viterbese in Antartide – “Fa paura, eppure è stupendo”

Un viterbese in Antartide – “Fa paura, eppure è stupendo”

Bruno Pagnanelli esce e va a fare due passi, sul bianco. Sente il freddo, vede il ghiaccio. Cosa sta facendo da queste parti un uomo? Una delle pagine più belle di questo diario dall'Antartide.

Un viterbese in Antartide – “Un altro giorno è passato, senza notte”

Un viterbese in Antartide – “Un altro giorno è passato, senza notte”

Un altro giorno lontano da casa, là dove è tutta neve e c'è sempre il sole in questo periodo dell'anno. Una nuova pagina del diario di Bruno Pagnanelli.

Un viterbese in Antartide – “Mangiando con gli occhi cornetti di pietra”

Un viterbese in Antartide – “Mangiando con gli occhi cornetti di pietra”

Bruno Pagnanelli racconta un po' di paesaggio della terra dei ghiacci. Anche perché è vero che è tutto bianco ma non tutto uguale.

Un viterbese in Antartide – “Un vulcano vestito di bianco”

Un viterbese in Antartide – “Un vulcano vestito di bianco”

Bruno Pagnanelli è nel mezzo di un batuffolo d'ovatta e sul suo diario ci offre descrizioni e immagini che mozzano il fiato. Godetevi questa nuova pagina.

Un viterbese in Antartide – “Una bellezza che ti disarma, ti devasta”

Un viterbese in Antartide – “Una bellezza che ti disarma, ti devasta”

Pagnanelli, il viterbese in Antartide, ci racconta oggi la bellezza smisurta del monte Murchison. Lo fa con il suo stile, il suo guardare alle cose quotidiane. Passa questa volta per il racconto di Bob e di quella volta che la moglie di lui iniziò a tremare. Non per il freddo ma perché aveva capito.

Un viterbese in Antartide – “Arriva il mostro”

Un viterbese in Antartide – “Arriva il mostro”

Paesaggi incredibile e storie di una vita lontanissima, che il viterbese Bruno Pagnanelli sta vivendo e raccontando in un apposito diario aggiornato appena il nostro avventuriero può. Godetevi questa nuova pagina.

Un viterbese in Antartide – “E’ tornata Adalgisa, un gabbianide”

Un viterbese in Antartide – “E’ tornata Adalgisa, un gabbianide”

Bruno Pagnanelli ha dei nuovi amici in Antartide, dove sta arrivando l'estate. Pensare l'estate nella terra dei ghiacci è una roba difficile. Da ora però nel diario dell'Antartide arriva anche il "gabbianide".

Un viterbese in Antartide – “Ho ritrovato Bob, un santone per gli aviatori”

Un viterbese in Antartide – “Ho ritrovato Bob, un santone per gli aviatori”

Bruno Pagnanelli è piantato là, in quel dell'Antartide. A migliaia di chilometri da casa, dalle grigie pietre viterbesi. Qui ha un suo vissuto nuovo, che recupera pezzi del viaggio precedente. Il racconto di un mondo fantastico, a ogni pagina di diario dall'Antartide.

Un viterbese in Antartide – “Eravamo tutti sotto i pennoni e abbiamo salutato la bandiera”

Un viterbese in Antartide – “Eravamo tutti sotto i pennoni e abbiamo salutato la bandiera”

Bruno Pagnanelli scrive dall'Antartide. Una missione che racconteremo in questo diario su La Fune. Ogni volta che riuscirà a scrivere qualcosa lo presenteremo ai nostri lettori, così come Bruno l'ha pensata. Buona lettura.

Un viterbese in Antartide – “Ho sentito Tony Evans, il pilota sudafricano, ridere di cuore per radio”

Un viterbese in Antartide – “Ho sentito Tony Evans, il pilota sudafricano, ridere di cuore per radio”

La bellezza piatta dell'Antartide negli occhi del nostro Bruno Pagnanelli. Ma in questo piattume c'è tanta di quella vita e complessità che anche una risata contiene dentro un mucchio di cose. Un po' come il bagaglio con cui ti porti dietro casa, o qualcosa di questa.

Un viterbese in Antartide – “Far atterrare un C-130 tra i ghiacci, non è cosa da poco”

Un viterbese in Antartide – “Far atterrare un C-130 tra i ghiacci, non è cosa da poco”

Continuiamo a seguire la grande avventura del viterbese Bruno Pagnanelli in Antartide. Ecco come ci racconta un'altra giornata.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune