Un viterbese in Antartide – “Bob è lì fuori a guardare”

Un viterbese in Antartide – “Bob è lì fuori a guardare”

Homepage - La nuova pagina del diario di Bruno Pagnanelli ci porta con la mente a un giorno tragico, alla bellezza di un sogno e alla consapevolezza di una famiglia. Quella di Bob Heath, che è la fuori e veglia sull'Antartide.

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La nuova pagina del diario di Bruno Pagnanelli ci porta con la mente a un giorno tragico, alla bellezza di un sogno e alla consapevolezza di una famiglia. Quella di Bob Heath, che è la fuori e veglia sull’Antartide.

 

Stesso posto, stesso giorno, 4 anni fa. Io non conoscevo Bob Heath, così come non conoscevo i suoi colleghi, Perry Andersen e Mike Denton. L’ho chiamato, quel giorno, cento e più volte. Senza mai ricevere risposta. L’ultimo punto era in mezzo al cuore profondo del nulla.

Ho ricevuto le sue ultime parole, in quel messaggio guascone di saluto, quel “ci vediamo presto” che è rimasto nell’aria, a galleggiare come un incubo. Ho letto le sue mail, ho parlato con lui di tempo, di piste, di elicotteri che li sarebbero andati a prendere.

Poi fui io a chiamare Calgary, per dire che qualcosa non tornava. Fui io il primo a sperare. Fui il primo a essere consapevole. A volte mi torna, quell’incubo, di notte. Poi penso all’Antartide. Penso al fatto che è lì fuori a guardare.
E’ lì che ti osserva e a volte ti punisce senza che tu abbia nessuna possibilità di replicare.

Ho letto tutto quello che c’era da leggere su di loro. Ho visto tutto. E l’immagine che mi rimane è un sorriso, un sorriso gigantesco che cancella il ricordo della coda del suo aereo nella neve, sulle pendici di mount Elisabeth, a 3900 metri di quota.

Ho ascoltato con attenzione le parole di Carol, la madre di Mike Denton, che d’accordo con Lucy, la moglie di Bob, hanno interrotto subito dopo le operazioni di recupero. Dopo diverse settimane, in una intervista dissero: “Troppo rischioso mettere in pericolo altre vite”.

Vorrei lasciarvi con le sue parole, come monito ma anche come un profondo, immenso, atto d’amore.
“Lui stava vivendo il suo sogno. Sappiamo dove sono, sono sepolti nel posto più spettacolare e meraviglioso che si possa immaginare. E’ il posto migliore che anche loro avrebbero scelto per riposare per l’eternità”.

Foto Fisioterapy Center

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