C’è assenteismo e assenteismo. C’è quello “buono” (degli amici) e quello cattivo degli altri. Giusta la levata di scudi del indaco Michelini per gli ultimi eventi riguardanti le accuse di assenteismo di dipendenti della ASL di Viterbo.

Però c’è anche un assenteismo amministrativo e politico che in questi 4 anni di suo governo della città ha caratterizzato il Consiglio Comunale e prodotto dalla sua maggioranza. Per carità la questione è differente, nel secondo caso non c’è nessun reato commesso e nessun arricchimento indebito. E’ giusto precisarlo.

Però tante volte nei consigli è mancata la maggioranza e quindi sono saltati, altre volte grazie ai consiglieri di minoranza è stato possibile far svolgere i lavori dell’assemblea cittadina …

Queste assenze croniche, alcune conclamate e dichiarate, sono state oggetto di disattenzione del presidente del Consiglio e dello stesso sindaco. E’ chiaro che la prevista decadenza di coloro i quali sono ingiustificati non garbava loro …

Unica decadenza da perseguire e da dichiarare era, per ordini di scuderia, quella del consigliere Moltoni. Ma anche lì l’assenteismo di alcuni consiglieri di maggioranza ha fatto saltare il piano politico di sostituzione del consigliere del Gal.

In fondo anche il sindaco è un “assenteista”, così lo tratteggia Viterbix, per quanto riguarda la risoluzione dei molti problemi cittadini. Attendiamo, alla luce della sua indignazione per i dipendenti Asl (giusta, opportuna e sacrosanta), che il sindaco Michelini prenda seri e opportuni provvedimenti contro i consiglieri comunali assenteisti. Sarebbe un bel segnale.