Vita da numeri 1 – Un giorno mi dirai cosa era quella numero 1…

Vita da numeri 1 – Un giorno mi dirai cosa era quella numero 1…

Homepage - Quando inizi a giocare a calcio non pensi a quello che potrebbe essere. A come migliorarti o a come portare al limite le tue possibilità. Corri, sudi e ti diverti. A volte piangi perché non ti senti abbastanza mentre altre volte sorridi perché è la cosa migliore che sai fare.

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Quando inizi a giocare a calcio non pensi a quello che potrebbe essere. A come migliorarti o a come portare al limite le tue possibilità. Corri, sudi e ti diverti. A volte piangi perché non ti senti abbastanza mentre altre volte sorridi perché è la cosa migliore che sai fare.

Non ci sono ruoli. Tutti attaccano e difendono e tu sei lì, fermo sotto quella traversa, buffo nei tuoi guanti giganti e con quello sguardo incupito di chi vorrebbe sfidare il mondo intero. Ancora non ti rendi conto della responsabilità e di quanto possa pesare quella maglia numero uno. I tuoi genitori, al contrario, che ti seguono da lontano, iniziano a prendere confidenza su cosa significa essere portiere per quel vociferare antipatico che sentono sulla tribuna ogni volta che il pallone si avvicina alla tua area di rigore.

Ancora non puoi sapere quante volte dovrai abbassare la testa sconfitto e di quante volte invece gonfierai il petto fiero di quello che rappresenti.

Non dovrai assolutamente sapere che tutte le volte che tornerai a casa con gli occhi lucidi di chi ha subito troppo sarà per te come indossare un pezzo in più di quella corazza, chiamata carattere, che con il tempo diventerà sempre più difficile da scalfire. È troppo presto … deve essere una tua conquista. Ora devi solo divertirti e sognare. È con il passare degli anni che capirai la bellezza del rimanere da solo e di quanto è bello saper gestire le proprie paure e sicurezze. Di quanto sarà importante non far trasparire nessuna indecisione e di come pesa la tua voce nello spogliatoio. Di quanto ti batterà forte il cuore ogni volta che si avvicinerà il novantesimo e di come ti si spalancheranno gli occhi quando un tiro sarà diretto verso la tua porta.

Un giorno poi qualcuno ti dirà che non sei abbastanza e ti lascerà troppe volte al freddo di chissà quale panchina. E’ allora che capirai quanto costa guadagnarsi qualcosa e di come si cresce nel sentirsi uno dei tanti. Di come è fondamentale credere in se stessi e di che sapore strano ha il gioire per successi non tuoi.

Poi invece ti capiterà che ti porteranno in gloria solo perché hai fatto una parata all’incrocio e non per aver fatto ogni volta che sei stato chiamato in causa la scelta giusta. Sai piccolo capire sempre la miglior cosa da fare è dannatamente difficile perché richiede grande concentrazione e umiltà. Capiterà che ti sentirai invincibile per dei boati che susciteranno i tuoi interventi e un niente quando un tuo errore condannerà la tua squadra alla sconfitta.

È in quei momenti che non dovrai esaltarti troppo per i tuoi successi e non devi deprimenti per alcune delusioni. Mantieni il tuo equilibrio e rifugiati sempre nella convinzione che sei il più forte anche quando tutti pensano il contrario. Non gioire mai per errori di altri portieri e cerca sempre di ammirare con rispetto chi in quel momento sta facendo meglio di te. Non accontentarti mai e soprattutto ricordati che la tua Serie A la trovi ogni volta che correndo verso quella porta ti volterai indietro e vedrai il tempo che passa ma tu sei ancora lì. In bocca al lupo campione..
#vitadanumeri

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