Le tappe del “Giro delle Sette Chiese”, così ci si prepara al “Sollevate e fermi!”

Le tappe del “Giro delle Sette Chiese”, così ci si prepara al “Sollevate e fermi!”

Homepage - L'attesa è forse uno dei passaggi più intensi e suggestivi della tradizionale festa viterbese, dal 2013 patrimonio dell'Umanità. E il clima della festa entra nel pieno delle sue emozioni con un rito che prende il nome di "Giro delle Sette Chiese" e viene costruito, passo passo, il pomeriggio del tre settembre. Ecco una descrizione delle varie tappe e del senso di ognuna.

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L’attesa è forse uno dei passaggi più intensi e suggestivi della tradizionale festa viterbese, dal 2013 patrimonio dell’Umanità. E il clima della festa entra nel pieno delle sue emozioni con un rito che prende il nome di “Giro delle Sette Chiese” e viene costruito, passo passo, il pomeriggio del tre settembre. Ecco una descrizione delle varie tappe e del senso di ognuna.

 

1)Piazza San Lorenzo e Palazzo Papale
La giornata inizia per i Facchini di Santa Rosa alle ore 14. Dopo la rituale foto di gruppo e una breve visita al Duomo, al ritmo delle note della banda musicale di Vejano inizia, per i protagonisti del 3 settembre, il tradizionale “Giro delle Sette Chiese”. 

2)Piazza della Morte
Percorrendo via S. Lorenzo i Facchini giungono in questa piazza, dove rendono omaggio a Santa Giacinta Marescotti, il cui corpo mummificato è custodito dalle monache di clausura presso il monastero di S. Bernardino. Dalle suore, ogni Facchino riceve una foglia, a ricordo di quelle di pungitopo, pianta con la quale la Santa Terziaria si flagellava.

3)Piazza S. Maria Nuova
Visita alla chiesa omonima, tra le più antiche di Viterbo, eretta intorno al 1100 in un sobrio stile romanico.

4)Piazza del Plebiscito
Visita alla chiesa di S. Angelo in Spatha. La chiesa chiude uno dei lati di piazza del Plebiscito su cui, dal XIII secolo si affacciano le principali sedi amministrative: i rintocchi della campana della chiesa richiamavano al raduno i membri del consiglio comunale.

5)Piazza della Repubblica
Breve sosta al monumento al Facchino, opera scultorea del maestro Alessio Paternesi.

6)Piazza del Sacrario
Omaggio al sacello dei caduti delle Guerre Mondiali. Deposizione di una corona d’alloro e momento di raccoglimento, scandito dalle note del Silenzio,suonato dal solista della Banda di Vejano.

7)Piazza Maria SS. Liberatrice(o della Trinità)
Dopo aver ascoltato le preghiere del Priore Agostiniano, tutti gli uomini del Sodalizio intonano “mira il tuo popolo…”,in onore della Madonna Liberatrice, che ha assunto a Viterbo,fin dal Medioevo, una funzione di protettrice civica della comunità.

8)Piazza S. Francesco
All’interno della Chiesa dedicata al poverello d’Assisi, i Facchini rinnovano il patto d’amore verso S. Rosa, che proprio da S. Francesco trasse l’ispirazione cristiana e la propria regola di vita.

9)Largo Facchini di S. Rosa
Nel Santuario dedicato a Rosa,tutto il Sodalizio rende omaggio al corpo incorrotto della Santa ricevendo, ciascun Facchino, dalle suore Clarisse, una piccola immagine benedetta, poi ascolta le esortazioni religiose del Vescovo.

10)Convento dei Padri Cappuccini
Dalle 17.30 e fino alle 19 i Facchini, insieme ai familiari si recano presso il giardino del convento, per un breve periodo di relax. In un clima di serena amicizia viene poi consumata una piccola merenda-cena. Intorno alle 19, salutati i parenti, i Facchini ascoltano le ultime raccomandazioni tecniche e gli incoraggiamenti del Presidente del Sodalizio e del Capo Facchino e le sue ultime indicazioni per il trasporto. Poi i Facchini si inquadrano in formazione, per raggiungere la vicina Porta della Verità.

11)Via Mazzini
Entrando da Porta della Verità,intorno alle 20, tutti gli uomini del Sodalizio rendono un doveroso e sentito omaggio alla Chiesa della Crocetta (già S. Maria in Poggio),luogo della prima sepoltura, nella nuda terra, di S. Rosa.

12)Largo Facchini di S. Rosa
Sempre al ritmo di “..quella sera del 3” tutta la formazione “svolta” su Via di S. Rosa dove si vive un momento di grande emozione, quando i Facchini salutano parenti ed amici, seduti sugli scalini del Santuario, sollevando in alto i “ciuffi” e le “spallette”. Dalle ore 20.15: Viene percorso a ritroso tutto l’itinerario dell’imminente Trasporto,tra gli applausi di una folla commossa e ammirata.

13)Piazza S. Sisto(ore 20.30)
All’interno dell’omonima Chiesa, il Vescovo di Viterbo impartisce la benedizione “in articulo mortis” ai Facchini. La medesima cerimonia sarà ripetuta poco dopo all’aperto e ai piedi della Macchina di S. Rosa, con tutti gli uomini del Sodalizio in ginocchio e la folla stipata nella piazza in religioso silenzio.

14) Piazza S. Sisto (ore 21.00)
Indirizzo di saluto della autorità. Il Sindaco “consegna” ufficialmente la Macchina di Santa Rosa nelle mani del costruttore, il quale affida il trasporto al Sodalizio, tramite il Capofacchino.

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