Vacanze molisane (giorno 7) – “Statemi bene e non fate arrabbià”

Vacanze molisane (giorno 7) – “Statemi bene e non fate arrabbià”

Juppiter Vacanza Speciale - Un solo giorno in Molise e mi sento meglio. I ragazzi della carovana mi hanno fatto guardare il mondo da altre angolature, da un altro clima. Il settimo giorno è quello dei saluti, forza Livia continua a scattare foto per il diario.

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Quando vieni via dal Molise ti segue una strana sensazione. Non è tristezza, perché è valsa la pena vivere ogni attimo, è mancanza. Se il sesto giorno è stato quello del racconto dall’interno dell’avventura estiva della carovana di Juppiter il settimo è quello dell’uscita. Per fortuna che c’è il diario.

Gli occhi di Livia continueranno a prendere pezzi di questa storia per girarmeli. Così riusciamo a raccontare l’avventura dei “cappelletti rossi” a tutti. Certo sarebbe bello farci un film, che poi è il sogno anche del presidente Emanuele. Uno tosto, a cui piace comandare. Lo capisci dalla maglietta di Napoleone e dal suo ingresso al mare con l’asciugamano poggiato sulla spalla come la tunica di un imperatore romano.

La mattinata del settimo giorno l’ho passata con Alessandro che, spuntando fuori ogni tre per due, non ha fatto altro che ricordarmi dei tre gol che mi ha piazzato all’angoletto. Tania invece ha giocato a carte con “il centro anziani” del gruppo. Abbiamo pranzato ed è arrivato il momento dei saluti. Sosta sull’autogrill e un occhio buttato sulle foto della sera prima, quella di Franco che ha fatto il dj e di Simone con la sua calamitina della Roma spaccano. Anche se sono juventino non ho potuto che volergli bene. 

Arrivato a Viterbo mi sono iniziate a piovere sull’iphone le foto di Livia. Il pomeriggio l’hanno passato a Termoli. Mi viene in mente il saluto che mi faceva ogni domenica mio nonno Angelo, lo metto al plurale perché è rivolto a tutti: “Statemi bene e non fate arrabbià”.

 

 

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