Vulci si candida a fare da traino per lo sviluppo turistico della Tuscia
Homepage - Un'operazione di marketing della zona unica e che darà sicuramente i suoi frutti nel medio e lungo periodo. L'occasione di rilanciare un parco archeologico-naturalistico unico.
Trenta tombe etrusche riportate alla luce dal 29 settembre a oggi. Un’azione di scavo sorprendente quella portata avanti presso la necropoli di Vulci in questi mesi.
Tanti i tesori e le scoperte entusiasmanti. Un’operazione che sta dando frutti importanti e punta a combattere gli scavi clandestini, perpetrati per anni nella zona, dai tombaroli. Tante le informazioni raccolte, che permetteranno una ricostruzione storico-archeologica dettagliata della zona. Una filiera perfetta che inizia con lo scavo e continua nel laboratorio di restauro, a Montalto di Castro, della Fondazione Vulci.
Un’operazione di marketing della zona unica e che darà sicuramente i suoi frutti nel medio e lungo periodo. L’occasione di rilanciare un parco archeologico-naturalistico unico. Dove oltre alle tombe ci sono le abitazioni romane e tantissimi resti interessanti. Vulci si candida così a diventare volano di sviluppo per il litorale viterbese. Tanto lavoro da fare ma una sfida che diventa sempre più concreta e possibile.
In questa direzione le dichiarazioni degli amministratori del Comune di Montalto, chiamati a fare da traino con la speranza che arriveranno risorse per andare avanti e puntare sulla comunicazione e promozione di questa ricchezza turistica.
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