Ernesto Galli della Loggia, Vito Mancuso, Corrado Augias e tanti altri per ‘La Biblioteca Incontra 2024’

Ernesto Galli della Loggia, Vito Mancuso, Corrado Augias e tanti altri per ‘La Biblioteca Incontra 2024’

Homepage - VITERBO - L'apertura è affidata a un doppio appuntamento, in calendario per venerdì primo marzo, presso la sala conferenze "Vincenzo Cardarelli" in viale Trento, 18/E (secondo piano). Sono attesi Strinati e Mattei.

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VITERBO – Ernesto Galli della Loggia, Vito Mancuso, Giulio Maira, Francesca Reggiani, Lucio Di Cicco, Corrado Augias sono solo alcuni dei nomi protagonisti alla rassegna ‘La Biblioteca Incontra 2024’, organizzata dal Consorzio Biblioteche. 

L’apertura è affidata a un doppio appuntamento, in calendario per venerdì primo marzo, presso la sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” in viale Trento, 18/E (secondo piano). Sono attesi Claudio Strinati e Annarosa Mattei.

LEGGI IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA

Il messaggio del commissario straordinario del Consorzio Biblioteche Paolo Pelliccia

“La Biblioteca Incontra riprende anche nel 2024 confermandosi uno degli appuntamenti più attesi del calendario culturale della città. Per molti è diventato ormai un rito irrinunciabile, una piccola certezza a cui aggrapparsi per fronteggiare un presente quanto mai ricco di inquietudini, speranze, paure.

Questo è infatti il nostro tempo. Un’epoca di grandi trasformazioni dove è sempre più difficile orientarsi e trovare il proprio posto, il proprio senso. Ma per quanto sia difficile, il nostro compito è porre domande, andare incontro a quel mondo così grande e complesso che a volte ci viene voglia di chiuderlo fuori dalla porta di casa.

È così che è nata questa rassegna, con il desiderio di incontrare il mondo attraverso i libri e i loro autori, per provare a capirlo un po’ di più, un po’ più in profondità. Ed è all’attualità che fa da sfondo ai nostri incontri che vorrei dedicare qualche riflessione introduttiva.

La guerra che ci angoscia da lontano, i suoi effetti economici e politici che ci riguardano sempre più da vicino, pongono questioni non meno radicali e globali di quelle aperte dall’intelligenza artificiale, dal Green Deal europeo e dalle tante riforme che vorrebbero dare un’accelerazione alla transizione ecologica. Ma proprio quando avremmo più bisogno di dialogare, confrontare le posizioni e gli argomenti, lo scenario si fa sempre più indecifrabile e confuso a causa delle dinamiche dell’informazione: l’autenticità di una notizia o di una posizione espressa viene erosa dal dubbio, dalla sfiducia delle fake news, dei deep fake, delle campagne di distrazione di massa supportate da algoritmi e strategie nefaste quanto efficaci.

La fiducia nell’altro e nelle istituzioni vacilla e così diventa impossibile trovare accordo sulle questioni chiave del nostro tempo. L’esempio dei trattori a Bruxelles è il più vicino in questo momento. C’è stato senza dubbio il tentativo di strumentalizzare la protesta cavalcando la naturale resistenza al cambiamento. Ma dall’altra parte dobbiamo sapere che non si smuove quella resistenza senza una diversa visione del futuro, senza la consapevolezza di quali sono le priorità e come tutto sia connesso e vada considerato nella sua interezza. Ed è proprio questo che manca: una visione e una governance capace di tenere insieme i pezzi di questa realtà frammentata e farne un progetto di futuro.

Il caso delle norme europee in tema di sostenibilità, di agricoltura e di stabilità economica è emblematico di questa necessità di una visione che non lasci fuori niente. Non si può scindere infatti la ricerca di prosperità economica dai limiti della biosfera perché quelli sono anche i nostri limiti, quelli della vita e degli equilibri che reggono questo clima, questa natura, queste risorse senza le quali non potremo mai prosperare.
Ciò significa anche che i nostri agricoltori hanno tutto il diritto di protestare perché sono loro i custodi di uno dei più grandi miracoli della vita – piantare un seme e vedere crescere frutti rigogliosi è un fatto straordinario – a cui corrisponde in economia un altissimo valore aggiunto ma oggi non fa seguito un adeguato margine di profitto. Basti dire che per ogni 100 euro di spesa alimentare degli italiani al comparto agricolo non va nemmeno l’1% di quella cifra. Che valore ha il cibo? Che valore ha la terra e chi la lavora?
C’è qualcosa che va rivisto nel nostro (globale) modello di agricoltura, di alimentazione e di civiltà. E la soluzione non è solo una questione economica ma prima di tutto è una questione culturale, squisitamente umana e pregna di significati che gli autori che andremo ad incontrare in questo calendario sapranno raccontarci.

Mettere gli altri prima di noi stessi, guardare al futuro con l’obiettivo di conservare i beni comuni e rendere più equo il sistema economico, confidare nella vita e nei suoi meccanismi di sopravvivenza che vanno avanti da 4 miliardi di anni, e provare ad imitarli per costruire il futuro dell’umanità.

Questa dunque la nostra missione per il 2024: incontrare il mondo attraverso i libri e i loro autori, porre domande per capirlo un po’ di più, per rinnovare quel rito magico che accade quando due o più coscienze si ritrovano nel nome della ricerca di verità, del pensiero che ci fa liberi. Vi aspettiamo”.

I libri del primo appuntamento

Claudio Strinati, Breve storia dell’arte, Salani

Claudio Strinati ci accompagna in un’esplorazione affascinante dei luoghi e dei tempi fondamentali della storia dell’arte, a partire dalle meraviglie del mondo antico fino alle soglie dell’Illuminismo. Un viaggio popolato di immagini sempre nuove che segue anche l’evoluzione dell’uomo, da primitivo già capace di meraviglia e di spiritualità a filosofo in cerca di un ordine universale a padrone del proprio mondo con lo sbocciare dell’Umanesimo e del Rinascimento.

Annarosa Mattei, La regina che amava la libertà, Salani

Fin dal momento della sua nascita, Cristina di Svezia è destinata a due cose: a essere grande e a essere diversa. Controversa e irriverente, scandalosa e geniale, Cristina scelse di disobbedire alle leggi di un mondo ancora troppo antico per accettare una personalità multiforme come la sua. Annarosa Mattei narra il cammino di una donna che ha segnato l’intero Grand Siècle, il Seicento, con l’audacia di scelte imprevedibili, anomale, enigmatiche.

A chi sarà presente all’incontro, come per le precedenti edizioni, la Biblioteca farà dono dei libri in rassegna.

 

Foto Fisioterapy Center

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