Viterbo capitale europea del volontariato, consegnato il dossier

Viterbo capitale europea del volontariato, consegnato il dossier

Homepage - L'avventura entra nel vivo e nelle prossime settimane i viterbesi potrebbero essere chiamati a Bruxelles per illustrare il proprio progetto.

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La sfida di Viterbo per la conquista del titolo di capitale europea del volontariato è entrata nel vivo. Ieri mattina è stato spedito, con destinazione Bruxelles, il dossier e la domanda di candidatura della città dei papi.

“Ora che ci siamo ce la giochiamo, ma è chiaro che quello che più ci interessa è fare bene ogni giorno sul territorio. E il sogno di costruire questa candidatura ci ha spinto a portare alla luce un modello partecipativo dal basso, che forse è la conquista più importante”, il commento del presidente della consulta del volontariato Marco Ciorba.

Sarà una competizione complicata, anche con altre italiane che hanno deciso di essere della partita. Ancora non si conoscono i nomi di tutti i partecipanti, ma da indiscrezioni è praticamente certa la presenza di Cagliari. In realtà potrebbero esserci anche alcune clamorose sorprese.

Nelle scorse edizioni il titolo lo hanno portato a casa realtà importanti come Lisbona, la capitale del Portogallo. Viterbo ha presentato la propria candidatura per il titolo del 2016 e 2017.
Quello che più conta però, al di là del risultato finale, è il modello che si è stati in grado di costruire nel terzo settore. Un terzo settore viterbese che si riunisce, che decide, che si interfaccia con l’amministrazione comunale per produrre una progettazione condivisa.

L’idea di candidarsi a capitale europea del volontariato è stata presa lo scorso 5 dicembre, in occasione della festa di Natale a piazza Fontana Grande. La candidatura invece è stata annunciata il 9 maggio, durante la fantastica cena sotto le stelle di Palazzo dei Priori.

Nella domanda sono contenute le schede dettagliate delle varie associazioni della consulta del volontariato e il racconto delle sinergie attivate negli anni tra Comune e realtà associative: locali dati in comodato d’uso, terreni messa a disposizione per la realizzazione di progetti, patrocini concessi.

Il 5 dicembre si conoscerà il nome del vincitore e nelle prossime settimane una delegazione viterbese potrebbe essere chiamata a Bruxelles per descrivere il proprio progetto. 

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