Museo di Palazzo Doebbing (Sutri), ecco la mostra che lega Giotto e Pasolini

Museo di Palazzo Doebbing (Sutri), ecco la mostra che lega Giotto e Pasolini

Homepage - SUTRI - Le oltre 250 opere esposte, che coprono un arco temporale che va dal VI secolo ad oggi, raccontano la vita di uomini e donne legati tutti da una personale e originale vocazione verso la ricerca del bello

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SUTRI – Una nuova mostra, capace di legare Giotto a Pasolini, interessa gli spazi di Palazzo Doebbing da 26 giugno al 17 gennaio 2021. ‘Incontri a Sutri. Da Giotto a Pasolini” è il titolo scelto, capace sin da subito di mettere in campo del sano marketing territoriale unendo a due grandissimi nomi quello della cittadina viterbese.

Le oltre 250 opere esposte, che coprono un arco temporale che va dal VI secolo ad oggi, raccontano la vita di uomini e donne legati tutti da una personale e originale vocazione verso la ricerca del bello

“Riprende, ˗ annuncia Vittorio Sgarbi ˗ dopo una pausa più lunga del previsto, il ciclo delle mostre a Palazzo Doebbing di Sutri. Certamente una regia unica, e anche il desiderio del sindaco, tra le mille difficoltà amministrative, di dare ai suoi concittadini tutto quello
che, almeno nel campo dell’arte che, in Italia, e in uno dei suoi borghi più belli, è tema centrale e costituzionale, è possibile fare vedere in un palazzo che offre le migliori condizioni espositive in tutta la Tuscia.

L’importante intervento nel Palazzo, che un tempo fu del vescovo,
dell’architetto Romano Adolini, consente, a fianco delle sale destinate al museo d’arte sacra, di avere spazi versatili in cui con limitate dotazioni, e questa volta grazie all’intervento di Intesa Sanpaolo, si possono mettere in collisione esperienze artistiche lontane e diverse.”

La mostra, ideata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Contemplazioni, è infatti stata possibile grazie a Intesa Sanpaolo. “Il sostegno di Intesa Sanpaolo a questa importante mostra – dichiara Pierluigi Monceri, responsabile della direzione regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo – testimonia un segnale di ripresa della vita sociale e culturale, un messaggio di fiducia e speranza per il futuro, dopo un momento complesso come quello che abbiamo vissuto a causa dell’epidemia da Coronavirus.

Sin dalle prime fasi dell’emergenza, la presenza capillare del Gruppo ci ha permesso di intervenire con misure straordinarie su tutto il territorio. Abbiamo cercato di dare il massimo sostegno a famiglie e imprese, senza che questo compromettesse l’attenzione e il sostegno a favore dell’arte e della cultura. In questa nuova fase continueremo a sostenere il rilancio economico di settori strategici come il turismo, con l’obiettivo di rappresentare un elemento di forza per le comunità di cui siamo parte” .

Le oltre 250 opere esposte, che coprono un arco temporale che va dal VI secolo ad oggi, raccontano la vita di uomini e donne legati tutti da una personale e originale vocazione verso la ricerca del bello. La mostra è visitabile dal Martedì alla Domenica secondo i seguenti orari: 10:00 – 18:00 con ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

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