Ecco la guida di GBE delle ville e dei giardini della Tuscia: le foto esclusive

Ecco la guida di GBE delle ville e dei giardini della Tuscia: le foto esclusive

Homepage - Ad arricchire la guida di Villa Lante, Castello Ruspoli, Palazzo Farnese e Sacro Bosco di Bomarzo le fotografie (inedite) a colori della fotogiornalista Daria Addabbo, i testi a cura di Sofia Varoli Piazza e Antonio Rocca e le schede botaniche a cura di Carlo Mascioli.

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Ecco la guida per ville e giardini storici della Tuscia. La GBE, Ginevra Bentivoglio EditoriA, presenta la guida dedicata ai giardini e alle ville storiche del territorio viterbese, tra i più famosi siti turistici della Tuscia, visitati ogni anno da migliaia di turisti. Ovvero Villa Lante di Bagnaia, Palazzo Farnese di Caprarola, il Castello Ruspoli di Vignanello e il Sacro Bosco di Bomarzo.

La guida, in italiano e inglese, “nasce dalla volontà di promuovere e far conoscere maggiormente – spiega la Gbe – anche in ambito internazionale, quattro gioielli unici, dove paesaggio e architettura, natura e pittura, boschi e opere d’arte sembrano fondersi in un tutt’uno. Prendendo in prestito le parole del sindaco di Viterbo Leonardo Michelini «conoscere le nostre origini, il nostro passato, equivale a vivere più consapevolmente, e meglio, il nostro presente»”.

Ad arricchire l’opera le fotografie (inedite) a colori della fotogiornalista Daria Addabbo, e i testi a cura di Sofia Varoli Piazza e Antonio Rocca che, in maniera sintetica ma puntuale raccontano la Storia e le storie dei personaggi e degli artisti che hanno abitato questi luoghi.

“Luoghi – prosegue la GBE – dal grande fascino e dall’inimitabile potenza comunicativa: dalle palazzine gemine di Villa Lante a Bagnaia, con i suoi ricchi giardini di verzura e le grandi fontane, al magnifico e austero complesso di Villa Farnese a Caprarola, attraversando l’autentica esperienza mistica che ci riserva il  Sacro Bosco di Bomarzo, godendo infine degli splendidi giardini all’italiana che costellano il severo Castello  Ruspoli di Vignanello”.

In appendice anche le schede botaniche a cura di Carlo Mascioli della Cooperativa Staf di Viterbo sulle quattro colture tipiche del paesaggio della Tuscia, il castagno, il nocciolo, l’olivo e la vite, che descrivono l’habitat naturale in cui i visitatori che percorrono le strade che portano alle quattro ville descritte nella guida sono immersi

“La nostra attività – conclude la GBE – è volta alla promozione e alla valorizzazione dell’arte e della storia, e siamo fieri di contribuire a un progetto che sottolinea quanto sia importante per un territorio e per i propri abitanti la riscoperta e la piena consapevolezza delle proprie radici”. La guida è stata patrocinata dalla Regione Lazio in sinergia con il Comune di Viterbo, nell’ambito dell’Expo 2015.

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