L’alfabeto de La Fune – La top ten

L’alfabeto de La Fune – La top ten

Homepage - Dalla "P" di "perdonali perché non sanno quello che fanno" alla "B" di Babbo Natale. I fatti dell'ultima settimana raccontati in dieci lettere dell'alfabeto.

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A di “auguri di buone feste” a tutti i lettori de La Fune. E’ stato un anno di crescita e di interessanti risultati. Grazie di cuore.

B come “Babbo Natale”. Ne abbiamo visti tanti in giro in queste giornate. Quello più bello però è arrivato in città sabato e domenica scorsa. Ha fatto le foto con centinaia di bambini (anche over cinquanta) in piazza Fontana Grande e ha raccolto un bastimento carico di doni per le persone più in difficoltà. Auguri a tutte le associazioni del volontariato viterbese, che ci hanno regalato un’annata davvero da sogno.

C di “Casantini Pasticceria” ma anche di Confartigianato Viterbo. Le due realtà spesso lavorano gomito a gomito, predicando il verbo anticrisi del lavoro artigiano. Quest’anno i panettoni prodotti in via Cairoli sono finiti sulle tavole tedesche. Il cielo è “giallo-blu” sopra Berlino.

E di Eraldo Affinati. Lo scrittore Mondadori ha piantato nella terra di Juppiter il seme della Penny Wirton Viterbo e dopo due mesi sono maturati già dei frutti molto interessanti. Un bel regalo, da registrare alla voce accoglienza, per la città di Viterbo.

E2, come “enigma Delli Iaconi”. E’ uno degli assessori più significativi e intriganti dell’attuale giunta Michelini. Entrato in squadra in quota “serriana” è l’unico del trittico “serra-panunziano” a non essersi espresso sulle possibili dimissioni. E’ però andato agli auguri di Natale di Beppe Fioroni. Sono in tanti a chiederselo: ma Tonino con chi sta? Nietzsche definì l’essere umano un “geroglifico incomprensibile”. Se avesse conosciuto Delli Iaconi l’avrebbe definito “un alfabeto marziano”.

F di “fontana di Porta San Pietro”. Da più di settanta giorni La Fune chiede invano al sindaco Michelini di intervenire. Le fontane erano infatti state messe al centro della campagna elettorale da Leonardo Michelini. Forse non vuole fare niente oggi per una decisione strategica: ritrasformarle in cavallo di battaglia per una possibile nuova competizione elettorale.

P di “perdonali perché non sanno quello che fanno”, ma anche di “Pd” e di “Peppe Fioroni”. Il clima in casa democrat è di grande rottura, da vera e propria resa dei conti. L’amministrazione Michelini è appesa a un filo e il giro di boa del mandato per il sindaco-imprenditore ha davvero preso una rotta complicata. Finirà come il Titanic? Ai prossimi giorni l’ardua sentenza.

Q come “qualità della vita”. Per lo stimato Sole24Ore Viterbo è tra i capoluoghi al 68esimo posto su 110, sotto la metà classifica. Forse è il caso di rimboccarsi un po’ le maniche.

T come “Tramontana Riccardo”. A lui il complesso compito di rimontare i pezzi del Pd viterbese. Sul piatto la posizione dei 7 consiglieri, la voglia dell’Unione di farli secchi e buttarli fuori dal partito e l’accusa, pesante, del segretario provinciale a Fioroni di essere al lavoro per costruire un partito tutto suo. Più che Tramontana sarebbe servito Hurricane. La situazione infatti è da ring.

V di “vescovo Lino Fumagalli”. Il caso delle clarisse trasferite ha scosso la città. Significativa la contestazione del giornalista Mauro Galeotti al vescovo direttamente nella basilica di santa Rosa e durante la messa di saluto alle suore. Quella parola secca: “vergogna!”, riecheggerà nei secoli dei secoli quando si racconterà la storia della città.

Foto Fisioterapy Center

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