Il Cubo Festival raccoglie successi e standing ovation
Homepage - Con un budget minimo il Cubo Festival porta a casa cinquanta eventi, nomi importanti e un successo da capogiro. Si chiude tra gli applausi la terza edizione della manifestazione culturale di Ronciglione.
Cinquanta eventi in quattro giorni. Ospiti di un certo peso, che vanno da Dacia Maraini a Paolo Villaggio, fino ad Anna Fendi, Matteo Viviani, Ugo Gregoretti e Paolo Crepet (ma anche tanti altri). Un’organizzazione che fa pensare a festival internazionali di ampio respiro. Un pubblico affascinato ed emozionato dallo spettacolo che gli si è parato davanti. Tutto questo è stato il Cubo Festival di Ronciglione, un viaggio eccezionale nella cultura e nell’arte, ma la cosa che sorprende di più è il costo della realizzazione: solo 12mila euro.
Il Cubo Festival fa scuola e insegna agli altri eventi del viterbese o meno, che si può fare cultura con poco. Una spesa irrisoria rispetto al grande spettacolo che ronciglionesi e turisti hanno potuto godere durante la manifestazione. Fra spettacoli nei teatri, artisti di strada, mostre, opere sociali e tanto altro, la spesa affrontata dall’organizzazione è stata a minima. E mentre vediamo festival, in giro per l’Italia, spendere cifre di cinque o dieci volte più alte e collezionare una resa minore, ci chiediamo come tutto questo sia potuto accadere.
Qual è la formula magica che consente al Cubo Festival di essere quel che è? A spiegarcelo in poche parole arriva uno degli organizzatori, Italo Leali, già art director di un altro festival di successo, il Tuscia Jazz Festival: “Senza polemiche e senza divisioni, ma semplicemente valorizzando i professionisti e le professionalità del territorio, si possono raggiungere questi risultati”. Ecco la chiave che ci fa capire dov’è la magia del Cubo Festival, nella valorizzazione delle risorse locali.
Il Cubo Festival, infatti, è un progetto che parte volutamente dal basso per portare la cultura a tutti. Ogni evento è gratuito e accessibile al pubblico, mentre spesso a creare l’arte è lo stesso spettatore che sfondando la sua personale quarta parete entra nel gioco dello spettacolo. Era un po’ questa l’idea alla base di #uncuboalcubo, in cui l’arte veniva costruita in maniera collaborativa.
Oltre 500 cubi delle più disparate dimensioni sono stati allestiti in modo artistico dai partecipanti e installati nel centro storico di Ronciglione, con l’intento di rivalorizzare il bellissimo nucleo storico. Il Cubo è il concetto che incorpora le passioni e l’arte di tutti quelli che prendono parte al Festival e che si manifesta alla fine nell’installazione collettiva #uncuboalcubo, alla quale tutti hanno potuto prendere parte.
Per il terzo anno il Cubo Festival raccoglie un fiume di applausi ed esalta la sua popolarità a livello internazionale. I complimenti arrivano anche dal sindaco di Ronciglione, che vuole sottolineare come “gli organizzatori della manifestazione ogni anno riescono, con impegno e spirito di servizio, a rendere ogni edizione più bella e ricca di quella precedente. Riuscire a mantenere, anno dopo anno, questi ritmi d’eccellenza è la vera sfida e la difficoltà più grande, ma il filo conduttore che si è creato si dimostra solido e rende il Cubo Festival un esempio per le nuove generazioni”.
- Ultimo giorno di eventi per il Cubo Festival
- Paolo Villaggio in apertura del Cubo Festival
- Cubo Festival ai nastri di partenza