Dall’Unitus arriva LandscapeLab, la piattaforma per favorire la ricerca
Homepage - Il progetto lanciato da Riccardo Valentini, servirà ad aiutare la ricerca e lo sviluppo del nostro territorio, con la nascita di nuove imprese innovative.
Come promesso un paio di giorni fa Riccardo Valentini, dopo aver dato le dimissioni da capogruppo del Pd alla Regione Lazio, si è gettato subito in quello che è il suo ambito originario: la ricerca. È di questa mattina, infatti, la notizia che il professore ha lanciato il progetto LandscapeLab, promosso dal Dibaf in collaborazione con il Centro Euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici. Un progetto di ricerca e trasferimento tecnologico per le imprese operanti nel settore del paesaggio culturale e agro-forestale della Tuscia avviato in collaborazione con la Camera di commercio e il Cefas grazie al finanziamento della Cassa di risparmio della Provincia di Viterbo e della Regione Lazio.
“Una piattaforma tecnologica per la promozione di ricerche ad alto contenuto tecnologico sul paesaggio culturale e agro-forestale, – spiega il professor Valentini – sviluppando anche strategie di comunicazione visiva del patrimonio storico-culturale e ambientale. A realizzarla saranno l’Università degli studi della Tuscia-Dibaf in collaborazione con la Regione Lazio nell’ambito del laboratorio di analisi e progettazione del paesaggio culturale ed agro-forestale (Landscapelab) promosso dal dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali (Dibaf) dell’Unitus”.
“Ricerca e sviluppo tecnologico – prosegue Valentini, intervenuto alla presentazione del progetto – al servizio delle imprese che operano nel settore del paesaggio culturale e agro-forestale della Tuscia. Informazione, consulenza specializzata, progettazione. Un laboratorio per aiutare la crescita del nostro territorio e creare nuove opportunità di lavoro, sostenendo l’avvio di imprese innovative. Una sfida che vuole intrecciare ricerca scientifica e territorio. La ricerca al servizio dei cittadini. La ricerca che investe su una delle risorse più importanti, il paesaggio culturale e agro-forestale, favorendo – conclude – l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la ricerca applicata a livello nazionale ed internazionale”.