Viterbo è ancora il capoluogo della Tuscia?

Viterbo è ancora il capoluogo della Tuscia?

Homepage - VITERBO – Il confronto con alcuni paesi della provincia è impietoso. Una città in agonia e senza la più pallida idea per rilanciarla e renderla attrattiva.

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VITERBO – Siamo partiti dal semplice confronto di due cartelli per le informazioni turistiche (quelli di Caprarola nuovo, pulito e con le informazioni scritte in maniera chiara V.S. quelli di Viterbo, vecchi, sporchi, scoloriti e illeggibili).

Il nostro non è solo un esercizio di estetica. Il ragionamento è più ampio e più profondo.

Chi ha avuto modo di girare un pochino nella bellissima terra di Tuscia avrà potuto notare che ci sono paesi (cito ad esempio Marta, Bolsena, Capodimonte, Soriano, Caprarola) che sono tenuti veramente come delle “bomboniere”. Puliti, accoglienti, efficienti, animati da feste, sagre, iniziative che coinvolgono la cittadinanza e attirano persone da fuori.

Un discorso a parte va fatto per Bagnoregio che, grazie all’esplosione turistica di Civita, sta diventando la locomotiva di questo territorio, dal punto di vista sia turistico che economico, dato che è un fiorire di nuove attività.

Viterbo invece, città che dovrebbe essere il faro dell’ intera Tuscia, è una città morta. Sporca, abbandonata, senza la minima idea per un rilancio. La sensazione è che l’ attuale classe dirigente non abbia la più pallida idea di come intervenire per rilanciare questa città e renderla attrattiva.

Ieri, facendo una passeggiata tra il Via Saffi e il Corso, le attività chiuse, con i cartelli “Vendesi” o “Affittasi” erano più di quelle aperte.  Una città depressa, immobile, in agonia, da cui, se uno non la amasse profondamente, verrebbe voglia di scappare.

E più cammino e più vedo. E più vedo e più penso. E quella sensazione che mi accompagnava diventa una certezza.

Foto Fisioterapy Center

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