Suor Maria Benedetta Frey, la venerabile che scrisse della Macchina di Santa Rosa

Suor Maria Benedetta Frey, la venerabile che scrisse della Macchina di Santa Rosa

Homepage - VITERBO - Tra le molte lettere scritte, anche una dove parlava del trasporto.

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VITERBO – L’intervento di Don Gianluca Scrimieri, ex vice postulatore e Parroco di Canepina.

“La venerabile suor Maria Benedetta Frey ha vissuto nel monastero della Visitazione a Viterbo, chiamato dai viterbesi “Monastero della Duchessa”.

Penelope nasce a Roma il 6 marzo 1836 (viene battezzata nella parrocchia Sant’Andrea delle Fratte) entra in clausura per diventare monaca cistercense nel 1856. Sapeva suonare l’organo, comporre e cantare.

Ha vissuto per 52 anni immobile nel letto accettando la volontà di Dio con fede e umiltà. La conobbero nel tempo tante persone anche dall’estero. Era visitata da sacerdoti, vescovi e cardinali.

Era molto devota del Bambino Gesù. Anche papa Pio X la conosceva. Sale in cielo il 10 maggio 1913. Viene dichiarata venerabile (eroica nell’aver esercitato le virtù teologali e cardinali) da papa Francesco il 30 settembre 2015. Tra le molte lettere che ha scritto eccone una dove viene descritta la Macchina di Santa Rosa, datata due secoli fa.

Viterbo 25 agosto 1886.

Mia sorella Virginia,

anzi ora vi è la gran festa della nostra Santa Rosa che cade il 4 settembre e vengono i forestieri anche da lontano città per vedere la gran macchina di Santa Rosa che si porta in processione per la città la sera della vigilia ed è una cosa magnifica che in niuna città l’uguale, è portata la sudetta macchina da 40 uomini di sotto e non si vedono e sembra cammini da sé”.

 

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