Il turismo riaccende i motori anche nella Tuscia, per molti un weekend da test

Il turismo riaccende i motori anche nella Tuscia, per molti un weekend da test

Homepage - Il turismo nel Viterbese riaccende i motori, almeno i principali. Quello che abbiamo davanti sarà un fine settimana test, per capire se una ripresa è effettivamente immaginabile.

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Il turismo nel Viterbese riaccende i motori, almeno i principali. Quello che abbiamo davanti sarà un fine settimana test, per capire se una ripresa è effettivamente immaginabile. Gli operatori del settore hanno poi un secondo appuntamento con il destino ritenuto cruciale: quello con la riapertura della mobilità tra regioni, fissato per il 3 giugno. 

Da questa mattina è stato rimesso in funzione l’attrattore Civita di Bagnoregio. Accesso turistico al ponte dalle 10 alle 18, in sostanza sono stati sbloccati i due terzi dell’operatività massima. Il sito, punto di riferimento del turismo nella Tuscia, con il suo milione di visitatori all’anno, ha attivato una campagna di comunicazione che punta molto sulla garanzia di una visita in sicurezza. 

Un piano di gestione dei flussi, elaborato nelle ultime settimane e limato sulle disposizioni governative in materia di prevenzione anti Covid-19, prevede ingressi regolati e sanificazioni e igienizzazioni mirate. Questo fine settimana, con solo i regionali che potranno arrivare, vuole essere una sorta di test. 

Anche il capoluogo Viterbo si mette sulla carreggiata della ripartenza. Qui la parte del leone è giocata dal Polo Museale del Colle del Duomo. Anche per Archeoares, società gestore, si tratta di un test. “Facciamo una prova e vediamo che risposta di visitatori andremo a raccogliere – così Francesco Aliperti, uno dei titolari -. Tornano visitabili Palazzo dei Papi, la cattedrale, l’area museale. Riaperto anche il Museo del Sodalizio a San Pellegrino”.

Rimane invece ancora chiuso il Museo Civico di Piazza Crispi, così come Villa Lante e il Museo etrusco della Rocca Albornoz. 

Altro attrattore formidabile che riparte è il Palazzo Farnese di Caprarola. Anche qui sanificazione degli ambienti e massimo rispetto delle disposizioni governative per una visita in sicurezza. Pronto ad accogliere visitatori anche il Bosco del Sasseto ad Acquapendente. La città a nord della provincia non ha esitato a organizzare la ripartenza. Tornano visitabili anche il Museo Civico e Diocesano, a cui il bravo direttore Andrea Alessi ha ridato lustro e vita, e quello Naturalistico del Fiore. 

Una grande prova generale che darà numeri che in qualche modo rappresenteranno una prima impressione sulla possibilità o meno di salvare una stagione che ha perso mesi importanti e risulta, per quelli a venire, ancora un’incognita. 

Foto Fisioterapy Center

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