Fiocco Rosa- Valeria Fiorini, guida turistica per amore della Tuscia

Fiocco Rosa- Valeria Fiorini, guida turistica per amore della Tuscia

Fiocco Rosa - La prima volta che abbiamo incontrato Valeria Fiorini è stata durante una visita guidata al Teatro Unione. Una ragazza minuta, piena di entusiasmo, due grandi occhi scuri incantati a guardare il soffitto del teatro più bello della città. L'abbiamo incontrata e ci siamo fatti spiegare quanto è bello essere una guida turistica nella nostra bellissima Tuscia.

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La prima volta che abbiamo incontrato Valeria Fiorini è stata durante una visita guidata al Teatro Unione. Una ragazza minuta, piena di entusiasmo, due grandi occhi scuri incantati a guardare il soffitto del teatro più bello della città. L’abbiamo incontrata e ci siamo fatti spiegare quanto è bello essere una guida turistica nella nostra bellissima Tuscia.

 Valeria Fiorini, guida turistica. Quando hai scelto di fare questo mestiere?
“Più che una scelta mi è sembrata una grande occasione che ho colto nel 2012, quando ho superato il concorso per l’abilitazione. Ero tornata a vivere a Viterbo da poco, mi occupavo di didattica, di archeologia sperimentale nello specifico, e volevo avere la possibilità di raccontare ai bambini anche il territorio a cui quelle attività erano strettamente legate. L’idea iniziale era questa ma ottenuta l’abilitazione è cambiata anche la prospettiva perché ho avuto la possibilità, negli anni, di accompagnare alla scoperta di questa terra persone di ogni età, con interessi ed esigenze diverse, con l’unico obiettivo di farli innamorare della Tuscia.”

 E di farlo proprio a Viterbo?
“Perché è la città in cui mi sono laureata, dove ho trascorso momenti bellissimi e dove ho deciso di vivere. Viterbo è piena di potenzialità, ricca di storie e di storia, di edifici straordinari, di vicoli che meritano di essere percorsi e raccontati, il tutto, in un territorio che non smette mai di stupire.”

Situazione turismo a Viterbo: come è cambiata negli ultimi anni? C’è stata sul serio questa svolta di cui si parla?
“Negli ultimi anni il lavoro è aumentato di pari passo con l’offerta culturale. In tutto questo l’accoglienza gioca il suo ruolo. Continuare su questa linea di crescita e di sviluppo, perseverare e migliorare ancora, è un obiettivo che la città deve perseguire e per città intendo tutti gli attori che intervengono per ottenere questo risultato, guide comprese! C’è molta professionalità e preparazione, i gruppi e i singoli visitatori tornano in Tuscia perché non li accogliamo come turisti ma come graditi ospiti, “sveliamo” loro le bellezze di questo luogo, li facciamo sentire a casa.”

Ti ricordi un gruppo di turisti stranieri che hanno particolarmente apprezzato le bellezze della nostra città e della Tuscia in generale?
“Purtroppo a questa domanda non posso rispondere perché non ho ancora usato quell’abilitazione che ho in lingua francese. Per ora è un grande limite ma ci sto lavorando…è il mio obiettivo 2019!”

 Parlando di progettualità: dal punto di vista della guida turistica, che cosa manca in città per essere davvero una città turistica? Se credi manchi qualcosa ovviamente…
“Penso che sarebbe importante ampliare l’offerta culturale cittadina mettendo in “comunicazione”, attraverso un percorso di visita organizzato e strutturato, tre luoghi chiave della città ovvero il Palazzo dei Priori, il Teatro dell’Unione, il Museo Civico. Bisognerebbe lavorarci. Quello che è complesso non è per forza impossibile. Il Palazzo dei Priori è un incredibile biglietto da visita di Viterbo, il Teatro dell’Unione dovrebbe essere riscoperto, fare visite guidate, compatibilmente con gli impegni del cartellone teatrale, dovrebbe essere la normalità e questo vale anche per il Museo Civico, custode di tesori sine pari.”

Qual è il tuo angolo preferito della città?
“Non sono capace di sceglierne uno, ci sono periodi dell’anno in cui adoro stare seduta sui gradini del Duomo ed altri in cui mi piace passeggiare a Pianoscarano, dove si respira il profumo di comunità.”

 Questa rubrica si chiama Fiocco Rosa e parla di donne. Regala a tutti i lettori tre aggettivi che assolutamente una donna, per te, deve avere.
“Indipendente, coraggiosa, altruista.”

Foto Fisioterapy Center

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