“San Faustino è diventato un piccolo ghetto. Nessun razzismo, questione di regole”

“San Faustino è diventato un piccolo ghetto. Nessun razzismo, questione di regole”

Homepage - I residenti reclamano maggiore presenza delle forze dell'ordine e anche un controllo serrato sugli affitti in nero. "C'è bisogno di più polizia per ripristinare situazioni di normalità e il Comune non può rimanere indifferente a questa situazione inaccettabile e potenzialmente pericolosa", l'appello che lanciano verso Palazzo dei Priori.

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“A me interessa poco il Paese d’origine di chi si rende protagonista dei tristi fatti che da troppo tempo hanno reso complicata e frustrante la vita di diversi di noi residenti del quartiere San Faustino. Il tema è serio e non va banalizzato con letture di sfondo razzista. La questione problematica è reale e ha a che fare con un deterioramento della sicurezza delle persone e del decoro di un’area centrale di Viterbo”. Nel quartiere San Faustino sono diversi i residenti che non ne possono più e chiedono interventi seri per riportare sicurezza e dignità.

“Non è possibile imbattersi in scene di piccolo spaccio fuori dal portone di casa. Così come non è giusto trovare bisogni umani sparsi ovunque”, continua un cittadino.

“Una volta ho temuto anche per la mia incolumità. Stavo scendendo da uno dei vicoli centrali che vanno verso il Sacrario e sui gradini c’era un gruppetto di persone, essenzialmente ragazzi. Uno stava orinando in un angolo, gli altri seduti a pochi metri. A un certo punto uno di questi ultimi si alza e barcollando, presumo perché ubriaco, mi viene incontro pronunciando frasi a malapena comprensibili. Ho temuto il peggio ma ho tirato dritto e si è spostato”. Ci raccontano dal quartiere. 

I residenti reclamano maggiore presenza delle forze dell’ordine e anche un controllo serrato e ripetuto nel tempo sugli affitti in nero. “C’è bisogno di più polizia per ripristinare situazioni di normalità e il Comune non può rimanere indifferente a questa situazione inaccettabile e potenzialmente pericolosa”, l’appello che lanciano verso Palazzo dei Priori. 

Foto Fisioterapy Center

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