Stregoneria, caso del Viterbese diventa un saggio candidato al Premio Italia Medievale

Stregoneria, caso del Viterbese diventa un saggio candidato al Premio Italia Medievale

Homepage - VITERBO - 'Stregoneria: crimine femminile. Il caso di donna Prudentia, la Lamia di Blera e altre streghe', questo il titolo di un saggio storico, scritto da Monia Montechiarini (prefazione del professor Luciano Osbat, direttore del Ce.Di.Do. di Viterbo), candidato al prestigioso Premio Italia Medievale. 

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VITERBO – ‘Stregoneria: crimine femminile. Il caso di donna Prudentia, la Lamia di Blera e altre streghe’, questo il titolo di un saggio storico, scritto da Monia Montechiarini (prefazione del professor Luciano Osbat, direttore del Ce.Di.Do. di Viterbo), candidato al prestigioso Premio Italia Medievale. 

Un lavoro dove vengono illustrate le origini della stregoneria, fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne e le abilità della conoscenza popolare, con l’arrivo del patto col demonio essa giunge a rinnegare il battesimo, causare la sterilità, eludere i giudici con astuzia. Nei verbali dei processi si mescolano aspetti mitologici, dee volanti, sirene, le confessioni sui sabba e i veri motivi delle accuse.

È un’indagine storica sui verbali di processi, realmente avvenuti tra il Medioevo e l’Età moderna contro donne accusate di stregoneria ed eresia, da cui risulta che le streghe inquisite e condannate al
rogo in Italia furono meno di quelle riportate dalla storiografia ottocentesca e dai romanzi.

Sul processo principale, celebrato nel 1588 vicino Viterbo ai danni di Prudentia, una donna sospettata di essere un particolare tipo di strega che succhia il sangue dei bambini, si innestano altri casi giudiziari del Veneto e d’Europa. Questo consente di ipotizzare soluzioni per i delitti rimasti irrisolti, confrontandoli e superando i luoghi comuni, cold case di Bolsena, Viterbo, Blera, Vetralla insieme a quelli di Treviso, Salem, Edimburgo, Rouen ecc.

Conosciamo nomi, lavori e vita delle protagoniste che immergono il lettore nel passato, svelando incantesimi che usano chiavi, vino, preghiere, balli. Il testo vuole ridare voce alle donne del passato, la cui reputazione fu messa in discussione da vicini di casa e amici, che addebitarono loro epidemie e morti premature. Guardate con sospetto per certe abilità di ostetriche e di curatrici o perché forestiere senza figli, come avvenne per donna Prudentia, le streghe furono le colpevoli eccellenti di un’epoca di transizione in cui la donna aveva perso la sua sacralità.

Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da oltre vent’anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe e la storia meno nota dal Medioevo al Novecento. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti internazionali nella stesura di progetti europei sulla memoria storica come Comuni della Lettonia, il Frederick Research Center di Cipro e molti altri.

Dopo aver operato nel settore legale iniziando a Viterbo, si è specializzata nella costruzione dei profili criminali, metodi che applica nella ricostruzione dei processi antichi. Oltre a organizzare convegni e giornate formative ufficiali sui fondi europei per la cultura, anche col patrocinio del MIBACT, ha partecipato come relatrice ospite più volte a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” di Gubbio o il “Triskell Celtic Festival” di Trieste, “Ombre Festival” di Viterbo, e molte altre città in tutta Italia: il Castello Sforzesco di Vigevano, l’ex Tribunale di Brescia, Belluno, Spilimbergo, Pordenone, Bologna.

E’ stata autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche quali Focus Storia Wars. Il tour della Rassegna con le presentazioni iniziato a Palazzo dei Papi di Viterbo, ha coinvolto in ogni appuntamento un pubblico vastissimo (in media 130 persone). La presentazione ha assunto varie forme, dal convegno alla lezione, ospitata da Centri Studi, Accademie, Fondazioni, Istituti di cultura popolare, Centri Antiviolenza sulle donne, Comuni.

L’approccio semplice con cui vengono esaminati molte udienze, rende il testo chiaro anche ai non addetti ai lavori, con grande impatto proprio per la realtà di questi fatti e, purtroppo, l’attualità in certi casi.

Monia Montechiarini svolge corsi tematici sulla “Storia della Magia attraverso lo studio delle Fonti” con la U.T.E. di Sacile, Polcenigo e Caneva e sono in corso diversi progetti con il Friuli e la Scozia sul tema della stregoneria, ricostruita sempre e soltanto secondo le fonti originali.

Il suo Studio è attivo dal 2005 con i primi progetti all’interno del Gruppo di Azione Locale sui “Cammini d’Europa” e la Via Francigena tra identità e iniziative culturali. Vanta una vasta Rete di partner europei e italiani tra: Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, Italia Medievale, Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche, Forum della Cultura Italo-Slovena, Università di Cipro e Grecia, in Polonia il Maria Konopnicka Museum e altri enti della Lettonia e della Spagna.

Project manager per progetti sulla divulgazione e ricerca sulle vite delle donne attive nella conquista della democrazia. Questa la pagina dedicata al libro su facebook dove sono presenti relatori e incontri:
https://www.facebook.com/stregoneriacriminefemminile/

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