Il recupero dell’ex scuderie Sallupara: ecco il punto sui lavori. Nuovi render

Il recupero dell’ex scuderie Sallupara: ecco il punto sui lavori. Nuovi render

Homepage - Definite da una relazione del 1703 per il papa Clemente XI "La Stalla che vien ammirata da tutte le nazioni Straniere e considerata per la più bella d’Italia, è stato possibile perché condotto con determinazione".

ADimensione Font+- Stampa

A dicembre riaprono le ex Scuderie Sallupara. Lo ha confermato l’architetto Simonetta Valtieri che insieme a Enzo Bentivoglio ha lavorato affinché l’ex stallone venisse recuperato. “Entro dicembre la fase essenziale dei lavori – spiega – dovrebbe essere completata e le Scuderie (in procinto di essere rese in parte funzionali), potrebbero accogliere iniziative e attività in ambito artistico e culturale”.

Simonetta Valtieri anticipa a La Fune la ricostruzione di due volte in pietra e parla anche “dell’innalzamento delle ultime colonne (delle 24 rinvenute, anche in pezzi riassemblati)”. A metà ottobre intanto le Scuderie apriranno per un cantiere scuola, “dando la possibilità di vedere – attraverso una piattaforma – l’esecuzione, abbastanza eccezionale, di questi due interventi eseguiti secondo le antiche procedure”.

“Il recupero in corso delle Scuderie papali di Sallupara – prosegue Simonetta Valtieri – definite in una relazione del 1703 al papa Clemente XI La Stalla che vien ammirata da tutte le nazioni Straniere e considerata per la più bella d’Italia, è stato possibile perché condotto con determinazione”.

L’edificio stava per essere demolito e ricostruito, “ma è stato salvato grazie a un vincolo fatto imporre alla Soprintendenza sulla base di nostri studi attestanti la presenza di Bramante nel progetto di ristrutturazione della Rocca Albornoz”. Dalla partecipazione a un bando emanato dalla Fondazione Carivit nel 2008, è poi scaturita una convenzione con il Dipartimento Universitario nel quale Simonetta Valtieri ed Enzo Bentivoglio operano, al quale è stata assegnata, sotto il coordinamento dell’arch. Valtieri, la consulenza scientifica e tecnica, da attuarsi in ogni fase del loro progetto di restauro.

La Fondazione Carivit ha donato il progetto al Comune di Viterbo e la Banca Carivit del Gruppo Intesa San Paolo, ha contribuito finanziariamente al recupero delle Scuderie, proprietà del Demanio militare, subordinandolo al loro acquisto da parte dell’Amministrazione Comunale, che è intervenuta, con fondi regionali.

 

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune