Alvaro Ricci fa centro: “Quali fatti gravi hanno portato alla rottura con Bruzziches?”

Alvaro Ricci fa centro: “Quali fatti gravi hanno portato alla rottura con Bruzziches?”

Homepage - VITERBO - Cosa sa Bruzziches sui negozi in affitto e sulle cifre non pagate? Perché è andato in rottura con la maggioranza su questo? Ha ragione Ricci a spostare l'attenzione sulla "ciccia" che nessuno tocca, perché tutti sono attratti dal facile scandalo (per quanto anche quello legittimamente possa interessare).

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VITERBO – Alvaro “il corsaro”, così lo chiamava nella direzione Sassi Il Messaggero, ha dato prova di massima attenzione e intelligenza durante l’ultimo consiglio comunale. Proprio in “maniera corsara” è arrivato al centro della questione Bruzziches. Non volendosi sostituire alla magistratura, non immaginandosi nei panni di un togato a emettere sentenze di condanna extra-tribunale e non arrivando alla conseguenza di chiedere le dimissioni della sindaca fa però una bella mossa: chiede che venga spiegato perché c’è stata rottura tra Bruzziches e la maggioranza. E probabilmente a raccontarlo in dettaglio in consiglio dovrebbe essere Bruzziches stesso. Perché la domanda che tutti dovrebbero fargli è: “E’ stato minacciato perché stava facendo qualcosa di giusto per la città e le hanno intimato di non farla?”. Perché altrimenti per cosa l’ hanno minacciata? Quale comportamento volevano condizionare?

Il “corsaro” ha esperienza politica ed è sempre stata persona misurata, così batte sul tasto giusto che però tutti finora hanno voluto lasciare vuoto. Bruzziches ha maturato il suo allontanamento su questioni riguardanti il patrimonio della città, così si è capito. La famosa cena della registrazione, sempre a quanto si è capito, doveva servire a dei chiarimenti. Poi sono arrivate le frasi di Cavini e ora tutta l’attenzione si punta su quelle. Ma quelle frasi, quella registrazione, sono roba da magistrati e non da consiglieri comunali o commentatori più o meno laici. 

L’interesse di tutti dovrebbe essere puntato sul fatto che dovrebbe individuarsi alla base della rottura, perché lì c’è “la ciccia” di cui la politica dovrebbe interessarsi e anche perché partendo da lì, analizzando quello, si arriverebbe a comprendere meglio tutti i contorni della vicenda. Anche perché, leggendo il comunicato di Bruzziches, forse perché non comprendiamo bene l’italiano, ci sembra di capire che le frasi di Cavini siano rivolte a un ragionamento su Letizia Chiatti in maniera ipotetica. Però questo lo stabilirà la Procura che ha tutta la registrazione mentre noi abbiamo potuto leggere solo qualche riga, raccontata dal querelante e quindi parte interessata. Chiaramente se si configurasse una reale minaccia verso Bruzziches saremmo i primi a dare solidarietà ma non avendo potuto ascoltare le registrazioni e non conoscendo i fatti preferiamo non avventurarci in questo momento, anche perché dalle poche righe che Bruzziches ha reso note facciamo un’altra interpretazione rispetto a quella che si sta dando in pasto alla città. Ma non potremmo comprendere l’italiano bene e quindi la nostra sarebbe un’interpretazione distorta per nostri limiti cognitivi. 

Riportiamo uno stralcio del comunicato di Bruzziches che riteniamo centrale: “La sera del 26 settembre alle ore 20,30 circa la sindaca e suo marito Fabio Cavini arrivarono presso la mia residenza e ben presto la conversazione si focalizzò sulle problematiche da me sollevate circa la gestione della delega affidatami ma soprattutto quali fossero i rapporti con la consigliera Chiatti più volte descritta dai coniugi Cavini come la nemica numero uno della maggioranza.

Nel corso della cena veniva sollevato più volte dal Cavini (alla presenza costante e continua di sua moglie, la sindaca Frontini) il tema di come lui intendesse “proteggere” la moglie sindaca e la maggioranza affermando letteralmente con il costante ed evidente atteggiamento di approvazione e di supporto della sindaca le seguenti e testuali affermazioni: “ mi devo sempre preoccupare per il domani è uno dei miei compiti ed il domani è la tutela della maggioranza prima di Chiara poi della maggioranza allora io, noi quando vogliamo colpire o abbiamo qualcosa o la inventiamo . Ora proprio come fare non te lo dico e questo lo facciamo in casi estremi. No…..questo a tua conoscenza. Non siamo dei principianti se io voglio fare male capisco chi del tuo stato di famiglia (soprattutto se so che stai a fa…….interviene la Sindaca) è più debole, e poi vado a colpire quella persona. O ce l’ha o gliela creo, purtroppo io sono la sua anima nera ed è per questo che sono molto odiato perché a volte devo fare delle cose anche molto brutte a volte molto belle ma purtroppo come diceva appunto Rino Formica “SANGUE E MERDA”, e quindi sappiamo come fare, vedi … la Chiatti adesso è nella fase in cui riflettiamo, perché se lei NON FA’ DANNI noi non reagiremo””.

Torniamo a bomba “sul corsaro”. Ricci fa una domanda politica: “Abbiamo il diritto di sapere cosa è successo non alla cena ma quali fatti hanno portato alla grave rottura con il delegato al Patrimonio”. Quanto accaduto nell’esercizio Bruzziches della sua delega al Patrimonio ci interessa molto, ci è sempre interessato anche come giornale (leggi qui). Da indiscrezioni infatti pare che ci siano centinaia di migliaia di euro di affitti presso locali comunali non riscossi da anni. 

Ci è sempre interessato al punto che a novembre scorso abbiamo cercato sponda proprio sul consigliere Bruzziches, allora delegato al Patrimonio, per saperne di più. Tanto che lo abbiamo cercato prima al telefono e poi ci ha dato appuntamento al lato di una seduta di consiglio nella Sala Regia. Quando lo abbiamo incontrato però ci ha dirottato sull’assessore Angiani (leggi qui).

Cosa sa Bruzziches sui negozi in affitto e sulle cifre non pagate? Perché è andato in rottura con la maggioranza su questo? Ha ragione Ricci a spostare l’attenzione sulla “ciccia” che nessuno tocca, perché tutti sono attratti dal facile scandalo (per quanto anche quello legittimamente possa interessare). E’ vero o non è vero che il Comune non ha incassato per anni gli affitti di alcuni locali? Perché? Si configura o no un danno erariale? Bruzziches ha denunciato anche questo e c’è una seconda indagine della Procura?

Diavolo se Ricci ha ragione! Il corsaro ha colto il punto e ha scoperchiato un vaso di pandora molto serio che ora è coperto dalle frasi di Cavini su cui tutti si concentrano. E se si guardasse il dito e non la luna? Sia chiaro quelle frasi sono assurde anche per noi, al di là dei contesti e altro. Ma ci sembrano rientrare nella battaglia politica (per quanto sbagliate, gravi e inopportune e sulla distinzione tra minacce reali o “pallonate” sarà la magistratura a esprimersi). Ma il nodo politico è altrove, come Ricci individua. 

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