“Viterbo deve diventare la città del Natale”

“Viterbo deve diventare la città del Natale”

Homepage - Viterbo città del Natale. Almeno del Centro Italia. Un obiettivo che Caffeina Christmas Village, dopo lo strepitoso esordio dell'anno scorso, si pone con forza tanto da presentare il progetto (in mattinata all'amministrazione comunale, nel pomeriggio agli operatori coinvolti) con congruo anticipo.

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Viterbo città del Natale. Almeno del Centro Italia. Un obiettivo che Caffeina Christmas Village, dopo lo strepitoso esordio dell’anno scorso, con presenze al di là di ogni più ottimistica aspettativa, si pone con forza tanto da presentare il progetto (in mattinata all’amministrazione comunale, nel pomeriggio agli operatori coinvolti) con congruo anticipo. Non siamo ancora a Pasqua e già si parla della fine dell’anno, per la precisione del 24 novembre, giorno in cui è fissata l’inaugurazione della seconda edizione (con chiusura fissata per il 7 gennaio): come mai tanto anticipo? “Perché – spiega Andrea Baffo, presidente della Fondazione – il progetto è di così ampio respiro che c’è bisogno di tempo (tanto) per programmare e per mettere in pratica le idee (tante) che servono per realizzare la nostra iniziativa”.

E allora conviene subito entrare in argomento e scendere nei particolari. “Il quartier generale di Babbo Natale è il borgo intero”, scandisce il direttore artistico Filippo Rossi. Un’esigenza derivante dalla prima esperienza, baciata da sommo successo, ma anche caratterizzata da due vulnus da sanare: il sovraffollamento soprattutto nei giorni festivi e il fatto di non avere coinvolto le zone commercialmemte più evolute del centro. Quindi, bisognava porre rimedio. Con una conseguenza molto semplice: il Village natalizio sarà molto più ampio e comincerà da Piazza del Teatro con il coinvolgimento dell’intero Corso fino a Piazza del Comune. Gli appuntamenti sono stati concordati e decisi con le associazioni “Facciamo centro”, “Centro di gravità” e con il Mercatino del Sacrario, che dunque diventano partner essenziali dei tanti appuntamenti in programma. Complessivamente saranno 15 le attrazioni, delle quali 5 completamente nuove e le altre che subiranno restyiling abbastanza pronunciati.

Intanto la Casa di Babbo Natale, una delle tappe irrinunciabili per grandi e piccoli, si sposta in un palazzo tra Piazza della Morte e via dei Pellegrini: per arrivare allo studio del nonno dalla barba bianca più amato dai bambini, si seguirà un percorso particolare che culminerà nell’attesissimo incontro. Tante, come si diceva, le novità: l’obiettivo è di posizionare la pista di pattinaggio (con ghiaccio vero) in piazza del Comune, al fianco del tradizionale albero, le cui spese di allestimento non saranno più a carico del Comune, ma degli organizzatori. Di questa particolare location si occuperà Di Marco Sport. In via Cavour sarà pronto tra qualche mese il ristrutturato Teatro San Leonardo che diventerà un altro polo di attrazione con i suoi spettacoli per la famiglia intera. Novità sostanziali al Parco del Paradosso dove saranno allestiti il Villaggio magico degli Elfi, il Bosco che non c’è (curato dalla G.E.A Tenuta Sant’Egidio) e l’Allegra fattoria (con diversi animali: renne, caprette, asini…). In piazza del Duomo, un altro dei luoghi simbolo del Caffeina Christmas Village e dell’intera Viterbo, la giostra tradizionale con tanto di cavalli. Il presepe a Palazzo dei papi raddoppierà gli spazi di esposizione in quanto sarà strutturato su due livelli: la sala Alessandro IV e le scuderie, così da raggiungere circa 1500 metri quadrati di superficie. Un’area che, pressoché sicuramente, consentirà di entrare nel Guinness dei primati per la categoria di presepe al coperto e a grandezza naturale più grande del mondo.

Confermata la postazione dell’ufficio postale di Babbo Natale in Piazza San Pellegrino davanti al fontanile, mentre la Banca dello Zecchiere si troverà in via San Pellegrino; in piazza San Carluccio la Fabbrica del cioccolato, curata e seguita da  Katia Casantini dell’omonima Pasticceria. In via San Lorenzo, a pochi passi da Piazza del Comune, un’altra Fabbrica, quella dei giocattoli, che troverà posto negli ampi locali di quelli che una volta costituivano il negozio di Mastronicola Tessuti. E ancora, grazie alla collaborazione con l’Arciconfraternita della Madonna del Carmelo, presso l’Auditorium di Santa Maria Nuova il Cinema delle favole con pellicole natalizie (e non solo) per una pausa coinvolgente per tutti: nella circostanza sarà possibile visitare anche il prezioso chiosco longobardo, sconosciuto anche per moltissimi viterbesi. Infine, nei locali dell’ex Zaffera, è in programma l’allestimento Destinazione Lapponia, dedicato al mondo dei ghiacci, sulla quale comunque non è stata definita ancora un’idea particolare. Confermata naturalmente la Taverna del gioco. Da aggiungere che gli organizzatori del Mercatino del Sacrario hanno in animo di allestire agli Almadiani una mostra di presepi, mentre molte altre iniziative (ancora de definire) saranno curate dai commercianti che aderiscono alle associazioni “Facciamo centro” e “Centro di gravità”.

Un programma densissimo, come si può notare che si pone l’obiettivo di far diventare “Viterbo la città del Natale”. “Non ci vuole molto – commenta Filippo Rossi – e per questo stiamo puntando sulla comunicazione in campo nazionale. Noi riteniamo che non sarà possibile visitare tutto questo in un solo giorno e perciò pensiamo che un altro obiettivo sia quello di far rimanere i turisti e i visitatori almeno una notte in città, con evidenti ricadute economiche. Contiamo di aumentare le presenze del 50%”. Adesso l’intero progetto è all’esame dell’amministrazione comunale: vi aspettate problemi? “Noi – conclude Andrea Baffo – viviamo questa situazione senza particolari angosce, se non quelle legati ai tempi. Anche l’anno scorso, di fatto, cominciammo a marzo, per questo riteniamo che sia importante poter iniziare il più presto possibile. Certo, il progetto è aperto e non abbiamo la pretesa di considerarlo il migliore del mondo, ma ha il merito di essere coinvolgente e di mettere in sinergia diverse importanti realtà della nostra città. Un passaggio fondamentale per arrivare a concretizzare il processo di identificazione di Viterbo con il Natale”.

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