Il testamento spirituale del principe Giovanni: “Il lago di Bolsena è il futuro di un intero territorio, non restate indifferenti”

Il testamento spirituale del principe Giovanni: “Il lago di Bolsena è il futuro di un intero territorio, non restate indifferenti”

Cronaca - C'è un testamento da rendere noto. Un testamento scritto in un sabato del novembre 2013 dal principe del Drago. Non è una roba di eredità ma civile, sociale e politica. Ebbi la fortuna di raccoglierlo, proprio in quel palazzo cinquecentesco di Bolsena capace di far sognare.

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C’è un testamento da rendere noto. Un testamento scritto in un sabato del novembre 2013 dal principe del Drago. Non è una roba di eredità ma civile, sociale e politica. Ebbi la fortuna di raccoglierlo, proprio in quel palazzo cinquecentesco di Bolsena capace di far sognare.

Ne venne fuori un articolo per il Radiogiornale di quel mese. Un appello del principe rivolto ai giovani di un intero territorio, che è quello strettamente del lago, ma che in fondo vale per quelli di tutta la Tuscia. Lo dettò con grande amore il principe Giovanni, con la delusione del presente capace di vedere i fiori di un futuro diverso.

Così un ottantenne, decise di parlare ai giovani. Chiedendo loro una cosa semplice: “Interessatevi, non rimanete indifferenti all’inquinamento del bacino e ai suoi problemi”. Un appello per tutti: cittadini, associazioni e sindaci.

Parola che hanno poi acquisito significato ancora più grande quando si è iniziato a guardare al lago come soluzione, attraverso il meccanismo tecnico della miscelazione, del problema arsenico nelle acque di mezzo Viterbese.

Oggi vale la pena rileggere quel testamento, uscito in prima pagina su Rg di quel mese. Il principe ne fu molto contento. Telefonò per ringraziare. Oggi la speranza è che quell’appello non cada con la sua scomparsa, ma acquisti forza e diventi azione nel presente e nel futuro.

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