Crepe nei muri dopo il terremoto, gli studenti di Viterbo chiedono risposte concrete

Crepe nei muri dopo il terremoto, gli studenti di Viterbo chiedono risposte concrete

Terremoto - Mattinata di agitazione per gli studenti delle scuole viterbesi, che hanno chiesto un incontro a Mazzola per esporre le loro paure

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Non è piaciuta agli studenti delle scuole secondarie di Viterbo la risposta del presidente della Provincia Mazzoli sulle crepe all’interno degli edifici scolastici, a seguito del terremoto di domenica scorsa. Secondo le verifiche, infatti, le strutture sono fuori pericolo, anche dopo le foto delle grandi crepe che gli studenti hanno messo on line nella giornata di ieri.

Secondo gli studenti, infatti, non bastano venti minuti per accertare le condizioni degli edifici e va fatto un controllo più approfondito. Questa mattina sono stati tanti gli studenti che si sono ritrovati indecisi sul da farsi: scioperare in segno di protesta o entrare in classe? I professori hanno cercato di far calmare la situazione, spiegando che le verifiche hanno chiarito che le scuole sono sicuro, ma non tutti sono convinti dopo aver visto le crepe sui muri.

 

 

Per tutta la mattinata, però, si è stati indecisi sulla modalità da adottare, qualcuno ha deciso di tornarsene a casa, altri di entrare. Scartata presto l’ipotesi di riunirsi in piazza, per non dare vita a una manifestazione non autorizzata, ma c’è comunque l’intenzione di entrare in contatto con il presidente della Provincia.

I rappresentanti degli istituti viterbesi, hanno infatti chiesto un incontro con Mazzola per discutere della questione e portare alla sua attenzione le loro paure. Il meeting dovrebbe svolgersi oggi e forse dopo questo incontro gli studenti ritroveranno la calma e la sicurezza di rientrare nelle loro scuole.

Foto Fisioterapy Center

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