25 aprile, Arci: “L’intervento dell’ex militare deve fare riflettere sull’aggressione  istituzionale e politica in atto”

25 aprile, Arci: “L’intervento dell’ex militare deve fare riflettere sull’aggressione istituzionale e politica in atto”

Homepage - VITERBO - "I discorsi delle autorità presenti hanno rilevato la centralità del messaggio della resistenza e della Liberazione per la nostra democrazia - continuano all'Arci -. Il sindaco Arena ha sottolineato il sacrificio dei caduti per la libertà e il presidente della provincia Nocchi ha evidenziato come ricordare una canzone della Resistenza non deve essere considerato un problema per chi oggi desidera fare un omaggio a chi ha contribuito a liberare il nostro paese dal fascismo.

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VITERBO – “Una manifestazione bella e partecipata ha percorso le strade di Viterbo, tornando a essere, dopo tanti anni, un appuntamento sentito da molte persone. Già dall’intensa partecipazione all’omaggio alla memoria di Mariano Buratti, al Liceo Classico, si intuiva la dimensione corale del corteo che poi si è aggregato al Sacrario per la deposizione della corona ai caduti – così dall’Arci Viterbo -“.

“I discorsi delle autorità presenti hanno rilevato la centralità del messaggio della resistenza e della Liberazione per la nostra democrazia – continuano all’Arci -. Il sindaco Arena ha sottolineato il sacrificio dei caduti per la libertà e il presidente della provincia Nocchi ha evidenziato come ricordare una canzone della Resistenza non deve essere considerato un problema per chi oggi desidera fare un omaggio a chi ha contribuito a liberare il nostro paese dal fascismo.

In tutto questo, la contestazione di un ex militare dell’Aereonautica militare al Presidente dell’Anpi, è stato un brutto episodio che deve far riflettere sull’aggressione istituzionale e politica che la ricorrenza del 25 Aprile subisce da molti anni a questa parte. Per noi parlare del 25 Aprile significa anche attualizzare il valore del messaggio e dell’esperienza della resistenza e non celebrare un rito vuoto e volto solo al passato. Se alcuni esponenti delle istituzioni non sono capaci di cogliere l’attualità del messaggio del 25 Aprile è un problema della democrazia e non di chi oggi si ritrova in piazza. Se esponenti della politica o persone che hanno fatto parte delle forze armate della Repubblica ancora oggi pensano al 25 Aprile come a una festa che non deve parlare delle sfide e dei problemi del presente vuol dire che mancano di cultura democratica e antifascista e questo, per noi, come ha sottolineato il presidente Mezzetti, è un problema se intendiamo ricordare degnamente i partigiani e tutti coloro che caddero per la Liberazione. In più, ci pare ancor più grave il fatto che le forze armate presenti abbiano sciolto le righe e abbandonato vistosamente la celebrazione durante l’intervento del presidente dell’Anpi.

Per questo Arci Viterbo comunica la propria solidarietà al presidente Enrico Mezzetti che, ancora una volta, ha contribuito a rendere significativa la festa del 25 Aprile sapendo cogliere l’importanza storica della Resistenza per le battaglie democratiche del presente.

Il 25 Aprile è la festa del popolo che ha sancito la fine del fascismo e l’inizio della stagione democratica, chiediamo a tutti di rispettarla e continuare a impegnarsi perché il prossimo anno si possa tornare in piazza ancora più numerosi”.

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