VITERBO -. “La politica è merda e sangue”, ci permettiamo in un caldo pomeriggio d’estate di andare a disturbare Rino Formica e una delle sue più formidabili espressioni. E proprio in questa bacinella di liquidi molto densi rischia di finire strangolato il capoluogo della Tuscia. 

In una guerra di stracci dove gli slogan più gettonati dagli hooligans di turno saranno, adesso siamo all’antipasto ma nei tempi futuri ne vedremo delle belle, essenzialmente due: “Amministratori di Palazzo dei Priori dilettanti!” e “Consiglieri regionali cattivi!”. In questo stagno di infantilismi, ingrossati solo da individualismo egoismo e il molto italiano “muoia Sansone con tutti i filistei”, sembrano intenzionati a nuotare i rappresentanti della classe politica viterbese di ogni ordine e grado. Anche se non tutti a dire il vero e per fortuna. Un male di cui Viterbo ha già sofferto in passato.

Nei giorni scorsi è accaduto questo, che vogliamo riportare con le parole scelte dall’Ansa: “Giubileo 2025, il presidente della commissione parlamentare per l’ambiente Mauro Rotelli e la sindaca di Viterbo Chiara Frontini lanciano sul piatto 9 milioni e mezzo di euro per cambiare volto alla città”. Cavolo se questa è politica. Rotelli e Frontini insieme per Viterbo. Due partiti diversi, due mondi diversi, due prospettive diverse, amici diversi ma insieme per portare soldi in città. Rotelli c’è stato per Viterbo, nonostante politicamente sia diverso da Frontini. Chapeau!

In queste ore leggiamo invece un consigliere di Fratelli d’Italia come Matteo Achilli intento a sperticarsi nell’affossare l’immagine della rivale politica con frasi tipo: “Quest’ultima imbarazzante vicenda dimostra invece chiaramente, se ce ne fosse ancora bisogno, come Viterbo sia amministrata da veri e propri dilettanti allo sbaraglio, che agiscono con superficialità e approssimazione, animati solo da presunzione e spocchia, del tutto incapaci di passare dalla propaganda alla concretezza”. L’oggetto del ragionamento sono i fondi per l’estate stanziati dalla Regione che Viterbo non ha preso perché il Comune non ha rispettato i requisiti richiesti. Fatto grave per cui Palazzo dei Priori dovrebbe riflettere, sia chiaro. 

La cosa stonata è il modo e la propaganda che si vuole montare. Che poi fatto da Matteo Achilli, ragazzo positivo, propositivo e mite stona parecchio. Sembra quasi che gliel’abbiano scritto il comunicato o quantomeno dettato. Il rapporto Regione – Comune capoluogo è vitale per Viterbo ma anche per la provincia. C’è poco da sparare a zero. Amministratori che a Viterbo hanno sbagliato va bene ma per simmetria anche consiglieri regionali che “servono” male il loro territorio se da Roma non arrivano i soldi. Certo non si può chiedere a un consigliere regionale di visionare tutti i bandi ma fare arrivare i soldi della Regione per cose utili nel Viterbese dovrebbe essere se non il loro lavoro la loro missione. 

Quindi se l’azione di Rotelli ci aveva fatto piacere, in un’ottica pro Viterbo, quella di Achilli risulta poco piacevole e nel gettare fango su chi amministra la città svela nel contempo però l’altra metà della luna: il rischio di un rapporto problematico tra Viterbo e la Regione. E se chi si trova sull’una e sull’altra poltrona pensa di dovere rispondere prima a logiche di appartenenza politica o peggio ancora a dinamiche personali su future aspirazioni e compagnia bella crediamo abbia sbagliato ruolo. Questo vale per il sindaco & Co. come per i consiglieri regionali & Co. 

Come si deve fare allora? Semplice, come ha dimostrato Rotelli con quei nove milioni di euro. Prima di tutto Viterbo, altrimenti se la partita che vuoi giocare è solo personale ti candidi ad amministrare il tuo condominio.