Il new deal di Michelini e la “politica della non arroganza”

Il new deal di Michelini e la “politica della non arroganza”

Homepage - Il fotomontaggio vuole essere un augurio al primo cittadino affinché riesca ad aprire un new deal, un nuovo corso della sua esperienza amministrativa.

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Leonardo Michelini è ancora lì, sulla poppa di Palazzo dei Priori. Ha vinto, aiutato da tutta una serie di fattori, una partita di nervi memorabile. Non è caduto per la penna di un notaio e a questo punto è salvo da quel pericolo che è parso in certi tratti di questi eterni settanta giorni di crisi davvero spaventoso.

La sua amministrazione però è su un filo. Non è solida affatto e il sindaco dovrà muoversi davvero come un funambolo. Il fotomontaggio di questa settimana pesca nella memoria collettiva della storia del Ventunesimo secolo e arriva a scomodare un personaggio fondamentale come Gandhi.

Gandhi davanti al filatoio. Il fotomontaggio vuole essere un augurio al primo cittadino affinché riesca ad aprire un new deal, un nuovo corso della sua esperienza amministrativa. Dedichi tempo e pazienza a costruire una fune di “non arroganza”. Dalla nostra prospettiva è stata infatti l’arroganza la grande intossicante di questa amministrazione. L’arroganza che ha chiuso i rapporti tra consiglieri, che ha inaridito il clima dentro Palazzo dei Priori, che ha cancellato l’indispensabile e risolutore dialogo. A Michelini auguriamo di sapersi ispirare a Gandhi, perché cadere ora e consegnare la città a un anno e passa di commissariamento sarebbe davvero insopportabile e dannoso.

 

Fotomontaggio: ideazione Roberto Pomi, realizzazione grafica Luca Appia

Michelini Gandhi

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