Aumento tassa di soggiorno, le minoranze puntano all’annullamento della delibera

Aumento tassa di soggiorno, le minoranze puntano all’annullamento della delibera

Homepage - VITERBO - A Palazzo dei Priori opposizioni compatte contro la decisione dell'amministrazione Arena di aumentare la tassa di soggiorno. Nel mirino le modalità di azione. Così le minoranze scrivono una lettera aperta - indirizzata al sindaco, al prefetto Giovanni Bruno, al segretario generale del Comune e al dirigente del settore competente -- per chiedere l'annullamento. 

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VITERBO – A Palazzo dei Priori opposizioni compatte contro la decisione dell’amministrazione Arena di aumentare la tassa di soggiorno. Nel mirino le modalità di azione. Così le minoranze scrivono una lettera aperta – indirizzata al sindaco, al prefetto Giovanni Bruno, al segretario generale del Comune e al dirigente del settore competente — per chiedere l’annullamento. 

“Premesso che in data 27 dicembre il Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 136/2018 decideva di modificare il Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno, estendendo la medesima anche alle attività di alloggio turistico/locazione breve. In tale sede, dopo ampio dibattito sulle finalità e le proposte di utilizzo dell’imposta, nulla lasciava presagire una decisione così imminente di aumento delle
tariffe a partire dal 1 gennaio 2019.

Il Consiglio Comunale, in tale sede, demandava alle Commissioni Consiliari competenti, ulteriori approfondimenti in merito all’applicazione e quantificazione delle aliquote così come, peraltro, previsto dalla Deliberazione n. 131 del 1 Agosto 2014 dello stesso organo consiliare.

La Giunta Comunale, non tenendo conto di tutto ciò, con propria deliberazione n. 477 del 31/12/2018, provvedeva incomprensibilmente all’aumento dell’imposta di soggiorno di una media del 90%. Non sfuggirà alle S.V. che la tempestività del provvedimento è assolutamente incompatibile e irrazionale con la sua corretta applicazione: non si capirebbe infatti come le strutture turistiche possano applicare tali aumenti con decorrenza immediata. Deve considerarsi del tutto inadeguata la comunicazione alle strutture ricettive avvenuta con mail in data 31/12 ore 15.00.

Al di là delle considerazioni sopraesposte, dove si evincono modalità irrispettose dell’organo consiliare, degli operatori turistici e soprattutto dei turisti, tale atto è del tutto illegittimo e quindi nullo/annullabile perché viziato nel suo iter procedurale, prescritto dalla Del. C.C. n. 131/2014, che prevede il parere preventivo obbligatorio, seppur non vincolante, della Commissione Consiliare competente.

Si chiede alle S.V., per quanto di competenza, di adottare le misure necessarie al fine di ristabilire la legittimità dell’atto, anche mediante l’annullamento dell’atto stesso in autotutela. A S.E. il Prefetto si segnala il grave disagio che i sopracitati vizi dell’atto determinano nei confronti degli utenti e degli operatori turistici che, ad oggi, a fronte di una delibera di aumento tariffario palesemente viziata e dunque sub iudice, ingenera incertezze nell’applicazione della stessa.

In conclusione, non si può non far rilevare gli altrettanto evidenti e gravi profili di irregolarità contabile che potrebbero scaturire dal protrarsi dell’illegittima applicazione della Del. G.C. 477/2018. Tanto dovevasi, in attesa di un opportuno riscontro circa i provvedimenti che vorrete adottare, rimanendo disponibili, se necessario, ad un incontro formale.
Distinti saluti,

I gruppi consiliari di opposizione del Consiglio Comunale di Viterbo

Per il Movimento Civico Viterbo Venti Venti – Cons. Chiara Frontini
Per la lista Civica Viterbo dei Cittadini– Cons. Francesco Serra Per
la lista Civica Impegno Comune – Cons. Lina Delle Monache Per il
Partito Democratico – Cons. Alvaro Ricci Per la lista civica Viva
Viterbo – Cons. Giacomo Barelli Per il Movimento Cinque Stelle –
Cons. Massimo Erbetti

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