Approvato il Bilancio di previsione, maggioranza compatta sul voto boccia 38 emendamenti su 40 delle opposizioni

Approvato il Bilancio di previsione, maggioranza compatta sul voto boccia 38 emendamenti su 40 delle opposizioni

Homepage - Perdere due consiglieri non è certo un qualcosa di cui festeggiare ma non è la fine del governo cittadino.

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VITERBO – L’amministrazione Frontini approva, in due giorni, il bilancio di previsione. Lo fa entro il 31 dicembre, una cosa piuttosto rara (forse unica) nella storia del Comune di Viterbo. La maggioranza è rimasta compatta sul voto di bilancio e le opposizioni non hanno fatto particolare lavoro di logoramento. 

Il fatto politico accaduto in apertura di discussione, “l’affaire Bruzziches”, di fatto non ha mandato in pappa la maggioranza, cosa che era stata ventilata in diversi ambienti come “la bomba di Natale”. Sì perché, ingenui a parte, gli altri sanno che quanto va in scena in sala d’Ercole è discusso, ragionato, sceneggiato spesso altrove. Questo ovviamente vale per tutte le componenti e chi prova a sostenere il contrario mente. 

Quella di Bruzziches doveva essere la “bomba” di fine anno. Una sorta di “pallone di Maradona” politico che magari poteva danneggiare e creare problemi sull’approvazione di bilancio. Problemi che, alla prova dell’aula e quindi della realtà empirica, non ci sono stati. I fatti dicono che Chiara Frontini ha perso un pezzo Marco Bruzziches e che ne perderà un altro, Letizia Chiatti, in odore di “passaggio di sponda” dal momento della fine della sua esperienza come presidente del consiglio. 

Perdere due consiglieri non è certo un qualcosa di cui festeggiare ma non è la fine del governo cittadino. Tra le voci rincorse in queste ore si parlava di un gruppo di “chiattiani” pronti a saltare in minoranza. Un gruppo di cinque, poi sette consiglieri. Le fantasticherie di queste ore si sono sbizzarrite. Al punto che i più estremisti sono arrivati a teorizzare la caduta dell’amministrazione Frontini in aula sul bilancio. 

La situazione attuale è di 18 voti (più quello del sindaco) a quattordici. Quindi una situazione che consente un’ampia governabilità. Tenendo anche conto che non sempre tutte le varie forze delle variegata galassia delle opposizioni in sala d’Ercole potrebbero avere l’interesse di mettere in difficoltà l’attuale amministrazione. E’ il gioco della politica. Solo ai puritani può fare scandalo il passaggio di un consigliere da una parte all’altra o il sostegno “tattico” di pezzi d’opposizione alla maggioranza. E spesso, la vita ci insegna, sono proprio i “puritani” quelli dalla logica e dalla morale “più pelosa”, in genere doppia morale: una cosa è giusta o inaccettabile a seconda della propria convenienza. 

Per ora, nella realtà, non vediamo crisi di Palazzo. Registriamo che la maggioranza ha tenuto bocciando 38 emendamenti su 40 presentati dalle opposizioni. Lasciando scampo solo all’emendamento di Alessandra Troncarelli per il sostegno al mondo del volontariato e al leghista Andrea Micci sulla torre di Bagnaia (10mila euro). 

Da segnalare il duro scontro di mondi in aula tra due visioni diametralmente opposte della città: quella di Laura Allegrini e della sindaca Frontini. La prima peroratrice dell’emendamento per distribuire ristori ai commercianti del centro storico (80mila euro), la seconda duramente contraria, fino a guidare la maggioranza alla bocciatura dell’emendamento stesso, perché convinta che l’amministrazione comunale debba lavorare per interventi strutturali sul centro storico e no su ristori a pioggia. 

Foto Fisioterapy Center

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