Vannini a Treta: “io trattato come una pedina. Parla solo di equilibri, mai della Città”

Vannini a Treta: “io trattato come una pedina. Parla solo di equilibri, mai della Città”

Homepage - "Caro Treta nelle ultime due sue interviste che ho avuto la gioia di leggere sulla Fune Lei non ha mai fatto riferimento a cose da fare per la città ma solo ad equilibri tra forze politiche".

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L’ex assessore non ci sta a essere considerato una pedina in “conto” ai Moderati e Riformisti e risponde con una nota all’intervista rilasciata da Livio Treta a La Fune, che getta altra benzina sul fuoco della crisi di maggioranza: “io sono mio!”.

Vannini è una delle pietre dello scandalo di questa maggioranza. Inserito dal sindaco Michelini, come figura tecnica, in squadra sul finire del 2014 è stato sostituito dallo stesso sul finire del 2015 per lasciare spazio, così sembrava, ad un politico di area Moderati e Riformisti. Ieri Treta ne ha parlato sottolineando la posizione dei Serra-panunziani (qui), considerata incoerente, che prima lo consideravano in carico ai civici (qui la mappa della maggioranza per capire le definizioni) e poi si sono scocciato per la rimozione senza un consulto.

“Gli assessori – scrive – sono semplici oggetti di scambio che vengono messi e levati non per quello che fanno o non fanno ma semplicemente in riferimento a chi sono o non sono ‘in carico’ relativamente agli equilibri tra componenti del momento.

La granitica coerenza del Consigliere Treta – prosegue Vannini – gli ha di fatto impedito di pensare, anche solo per una frazione di secondo. che l’assessore Vannini fosse una persona, un tecnico messo dal sindaco a fare, almeno sulla carta, un lavoro che ha poi tentato di svolgere, ma per il quale evidentemente non è essenziale il giudizio di merito. Che io abbia svolto bene o male il mio compito non interessa, interessa solo a chi fossi in quota.

Caro Treta – aggiunge – ma poi veramente vi stupite degli hashtag (e non solo) che esortano questa amministrazione ad abdicare? Nelle ultime due sue interviste che ho avuto la gioia di leggere sul La Fune Lei non ha mai fatto riferimento a cose da fare per la città ma solo ad equilibri tra forze politiche. Ma lei è sicuro che questo sia il principale interesse dei Viterbesi e che sia vantaggioso comunicarlo con insistenza?”

 

La mappa della maggioranza leggi e scarica qui

 

La nota integrale

“Devo dire la verità che leggendo l’articolo del consigliere Treta ha avuto un vuoto di identità. Ma chi sono e, sopratutto, a chi appartengo? È estremamente istruttivo seguire il filo logico del consigliere Treta, dotato di una coerenza granitica rispetto alla quale è quasi impossibile coglierlo in fallo di… incoerenza.

Gli assessori (Vannini ne è evidentemente esempio), sono semplici oggetti di scambio che vengono messi e levati non per quello che fanno o non fanno ma semplicemente in riferimento a chi sono o non sono ‘in carico’ relativamente agli equilibri tra componenti del momento. È divertente leggere come la pedina Vannini sia stato attribuito all’una o all’altra componente della Maggioranza (vabbè maggioranza… così per farsi capire) e come l’incoerenza sia stata evidenziata nei cosiddetti Serra-Panunziani (siamo in nel pieno di una trama Tolkieniana) che si sono alterati per il fatto che Vannini fosse stato rimosso dalla ‘terra di mezzo’ (per carità strettamente Tolkieniana nel significato, come luogo dove si svolgono gli eventi di una trama).

Ma la granitica coerenza del Consigliere Treta gli ha di fatto impedito di pensare, anche solo per una frazione di secondo, che l’assessore Vannini fosse una persona, un tecnico messo, dal Sindaco,  a fare, almeno sulla carta,  un lavoro, che ha poi tentato di svolgere, ma per il quale, evidentemente, non è essenziale, anzi è incomprensibile il  giudizio di merito. Che io abbia svolto bene o male il mio compito non interessa, interessa solo a chi fossi in quota. E a dire che io ho creduto di essere stato nominato per le mie qualità tecniche… invece scopro di essere stato messo a scaldare un posto in attesa di futuri riequilibri… forse è per questo che durante 12 mesi di lavoro DURO, DURISSIMO, ho ricevuto una stanza dopo 7 mesi e mai mi è stata attribuita una segreteria di assessorato, dovendo di fatto lavorare con un settore depotenziato e una dirigente, che comunque ringrazio per l’impegno, affidata al settore per due giorni a settimana.

Aldilà di ciò mi auguro che il Sindaco, con il quale sono stato sempre leale e fedele in nome di una amicizia purtroppo logora, mi abbia rimosso perché sinceramente e personalmente insoddisfatto del modo con cui svolgevo l’incarico dato, perché almeno questo renderebbe merito ad un modo di fare politica diverso, che valuta, anche soggettivamente per carità, le persone per quello che fanno e non per la casacca che vestono.
Caro Treta ma poi veramente vi stupite degli hashtag (e non solo) che esortano questa amministrazione ad abdicare? Nelle ultime due sue interviste  che ho avuto la gioia di leggere sulla Fune Lei non ha mai fatto riferimento a cose da fare per la città ma solo ad equilibri tra forze politiche. Ma lei è sicuro che questo sia il principale interesse dei Viterbesi e che sia vantaggioso comunicarlo con insistenza?

Il cittadino semplice Andrea Vannini

P.S. dimenticavo, parafrasando uno slogan degli anni settanta, IO SONO MIO

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