Roma dice il no definitivo e i Giochi Olimpici saltano: Viterbo e le altre sono tagliate fuori
Homepage - Sulla vicenda in molti tirano un sospiro di sollievo e vedono nell’insistenza dei 4 sindaci più una mossa contro Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle che un interesse reale.
Con il no del Consiglio comunale di Roma svanisce il sogno olimpico di Michelini e i suoi omologhi delle altre 3 province del Lazio. Il voto di ieri del Campidoglio ha infatti scritto la parola fine alla vicenda. Per ottenere la candidatura infatti Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone dovevano ottenere il sì del Comune di Roma, che aveva con la vecchia amministrazione avviato le pratica. Impensabile candidarsi ora.
Sulla vicenda in molti tirano un sospiro di sollievo e vedono nell’insistenza dei 4 sindaci più una mossa contro Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle che un interesse reale. Secondo i sindaci invece si tratta di una scelta folle: secondo i primi cittadini in discussione c’erano circa 180.000 posti di lavoro e 6 miliardi di euro per tutti i territori potenzialmente coinvolti. Un sì era arrivato anche dal Consiglio regionale del Lazio.
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