Referendum, il No mette in piedi una caravona e tocca tutti i comuni del lago di Bolsena

Referendum, il No mette in piedi una caravona e tocca tutti i comuni del lago di Bolsena

Homepage - Una carovana per sostenere le ragioni del No. Una lunga marcia che ha toccato tutti i comuni della zona del lago di Bolsena nella giornata di domenica.

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Domenica 13 novembre alle ore 9,30 è partita una carovana di auto con bandiere al vento, volantini, manifesti, locandine riportanti le ragioni del No contro la riforma costituzionale, allo scopo di incontrare e sensibilizzare sul tema i cittadini dell’area lacustre della provincia.

La carovana del No ha percorso circa 150 chilometri, fermandosi nei centri abitati, distribuendo volantini e dovunque è stata accolta con grande favore.

La prima tappa è stata Marta e subito si è intrattenuta con i passanti una discussione amichevole sui disastri contenuti in questa, ormai, giustamente definita ”deforma” che finirà con lo svuotare i diritti fondamentali come lavoro, scuola, salute, pensioni, piegando ogni cosa ai voleri della finanza. È inevitabile che che lo stravolgimento di ben 47 articoli abbia ripercussioni anche sulla prima fondamentale parte della Costituzione. Le auto sono, poi, ripartite alla volta di Capodimonte, facendo sosta sul lungolago ed anche qui è stato facile avvicinare le persone che si dicevano preoccupate per lo stravolgimento delle autonomie locali che la riforma contiene, e che toglierà potere decisionale ai territori.

La carovana ha proseguito verso Valentano anche qui la sosta ha generato discussioni spontanee e ha raccolto l’indignazione rispetto alla sovraesposizione mediatica del governo in una campagna referendaria completamente sbilanciata per il sì, laddove una riforma costituzionale avrebbe richiesto amplissima condivisione ed un ruolo marginale se non estraneo del governo stesso.

Poi, a Latera, salutati dai cittadini che hanno chiesto al comitato del No di ritornare con più calma per approfondire meglio il testo della riforma. Tappa e sosta con volantinaggio a Gradoli e Grotte di Castro, tra le vie del paese, e partenza verso Acquapendente. Gli abitanti incuriositi, si sono avvicinati, e piacevolmente impressionati dalla nostra carovana si sono detti in gran parte per il No; i pochi sì sono stati motivati col fantoccio del minimo risparmio economico a fronte e nonostante la perdita ampia e grave di rappresentatività popolare. Dopo una breve sosta per il pranzo, nel primo pomeriggio la carovana ha ripreso il suo percorso verso San Lorenzo Nuovo.

Nella piazza , distribuendo i volantini, abbiamo raccolto il malcontento delle persone rispetto ad una riforma che calpesta e sventra una Costituzione, tacciata di essere ”vecchia”, mentre invece, non essendo mai stata veramente applicata può essere considerata nuova di zecca, verso il mancato taglio delle retribuzioni parlamentari, verso la perdita della sovranità popolare per via della cosiddetta elezione di secondo livello dei senatori che diventeranno part-time e godranno di una immotivata immunità, verso l’italicum che di nuovo porterà in parlamento frotte di nominati.

A Bolsena, nella piazza che ci accoglie con positiva sorpresa, viene fuori il tema del triplicarsi delle firme per le leggi di iniziativa popolare ed il quasi raddoppio per i referendum; si teme l’accentramento del potere in mano ad un solo partito ed al leader. Lasciata Bolsena, le auto si dirigono verso Montefiascone, dove un nutrito gruppo di cittadini in piazza stava aspettando l’arrivo della carovana. Dopo uno scambio di opinioni nel merito della ”deforma” e scattate alcune foto con gli attivisti dei comitati locali del NO, la carovana è rientrata a Viterbo, dove ha concluso il suo percorso a piazza del Plebiscito con un carosello, accolto con entusiasmo dai numerosi passati.

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