Protesti per le buche sulla Cassia? Il Comune di Vetralla paventa anche la necessità di pagamento del suolo pubblico

Protesti per le buche sulla Cassia? Il Comune di Vetralla paventa anche la necessità di pagamento del suolo pubblico

Homepage - Proteste per lo stato disastroso in cui versa la Cassia a Vetralla, il comitato spontaneo deluso dall'assenza di rappresentanti dei comuni e delle istituzioni locali in genere. Senza parole per il pagamento dell'occupazione di suolo pubblico paventato dal Comune di Vetralla.

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Proteste per lo stato disastroso in cui versa la Cassia a Vetralla, il comitato spontaneo deluso dall’assenza di rappresentanti dei comuni e delle istituzioni locali in genere. Senza parole per il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico paventato dal Comune di Vetralla.

“Come comitato spontaneo per la Cassia rimaniamo veramente senza parole… – scrive Lucio Matteucci dal Comitato -. Abbiamo mandato inviti tramite pec dal comune di Acquapendente per arrivare a sud al comune di Monterosi, passando per quelli di S.Lorenzo, Bolsena, Montefiascone, Viterbo, Vetralla, Capranica e Sutri.

Inviti verbali tramite la stampa e inviti telefonici agli amministratori. Tutti invitati con lo scopo di unire i rappresentanti della gente in una unica voce. Se il detto dice che, l’unione fa la forza, purtroppo dobbiamo constatare che la forza la fanno le direttive e le dinamiche di partito.

Mai e poi mai, nonostante la posta certificata, ci saremo aspettati un silenzio di tomba. Mai e poi mai, ci saremo aspettati che addirittura per espletare un sacrosanto diritto contemplato anche nella Costituzione, addirittura il Comune di Vetralla, tramite posta certificata, da prima ci dicesse che non era interessato a partecipare e poi in un secondo tempo ci comunicasse che i tempi erano ristretti per concederci l’autorizzazione, paventando un eventuale pagamento dovuto alla possibile occupazione di detto suolo.

Siamo esterefatti. Delusi, ma soprattutto molto ma molto arrabbiati nei confronti di chi dovrebbe rappresentare i diritti dei cittadini. La cosa ancora più deprimente da parte di questi pseudo amministratori è che non dovrebbe essere la gente comune a organizzare certe cose, ma loro. Quindi dopo che neanche quello fanno, come si comportano? Boicottano le stesse persone che gli chiedono aiuto direttamente.

Vedere addirittura giornalisti della Rai e giornalisti locali in attesa di qualche amministratore… Da cittadino, sinceramente ho provato imbarazzo per loro. A questo punto, prendiamo atto che i sindaci dei comuni invitati non hanno alcun interesse a fare gruppo e sinergia per il bene comune, ma purtroppo i fatti stanno ampiamente dimostrando, che ognuno mira esclusivamente a non dare fastidio a chi forse sta sopra di loro.. (sperando di sbagliarci). Ora ci rimane soltanto di lanciare un appello al Prefetto Giovanni Bruno, il quale in diverse occasioni ha dimostrato fermezza e decisione nei confronti delle amministrazioni pubbliche che pensavano di fare del loro territorio uno stato a sé”.

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