Lago di Bolsena, ogni anno la solita stucchevole e preoccupante tarantella dei doppi dati. Da una parte Arpa Lazio, dall’altra Legambiente

Lago di Bolsena, ogni anno la solita stucchevole e preoccupante tarantella dei doppi dati. Da una parte Arpa Lazio, dall’altra Legambiente

Homepage - BOLSENA - Le acque del lago di Bolsena sono pulite o no? Una domanda importante e pesante. La risposta, in un verso o nell'altro, vale tanto. C'è in ballo la salute dei cittadini, ma anche l'economia delle numerose attività che sono sorte negli anni intorno a un luogo straordinario.

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BOLSENA – Le acque del lago di Bolsena sono pulite o no? Una domanda importante e pesante. La risposta, in un verso o nell’altro, vale tanto. C’è in ballo la salute dei cittadini, ma anche l’economia delle numerose attività che sono sorte negli anni intorno a un luogo straordinario.

La risposta impatta sull’economia di diversi comuni, sulla vita di imprenditori e lavoratori. Eppure ogni anno si assiste a un balletto senza soluzione. Da una parte Arpa Lazio che certifica la balneabilità delle acque, cosa accaduta anche per questo 2018, e dall’altra i dati di Legambiente che parlano di “inquinamento” o anche di “forte inquinamento”. 

Impossibile che le due visioni della realtà possano continuare a coesistere e sarebbe arrivato il momento di tagliare definitivamente la testa al toro. Per rispetto di tantissime persone che devono avere la certezza scientifica di come stanno le cose. Hanno il santo diritto di conoscere la qualità delle acque in cui fanno immergere i loro figli e dove vanno a trascorrere le vacanze o giornate di relax. Hanno diritto di sapere per non vivere nel dubbio, perché potranno così scegliere liberamente e con ragione di causa.

Se il lago fosse davvero inquinato, come dice Legambiente, potrebbero andare altrove. Se fosse balneabile come certifica l’Arpa Lazio, non avrebbero ragione di scegliere altre mete per trascorrere le giornate. 

I fatti dicono che Legambiente va in contrasto con quanto certifica l’ente di tutela ambientale della Regione Lazio. Quindi dietro ai dati annunciati da Legambiente (che sarebbe opportuno avere nel dettaglio) c’è un’azione forte, davanti alla quale non si può rimanere indifferenti. E’ necessario che chi di dovere intervenga e faccia chiarezza. E hanno fatto bene i sindaci dei comuni del lago a intervenire, questa volta, in maniera lucida e netta. Serve la verità scientifica su questa vicenda che ormai si ripete da anni.

I sindaci hanno il dovere di non lasciare i cittadini e i turisti, ospiti nei loro comuni, nel buio del dubbio. Il tutto nella consapevolezza che Arpa Lazio è un ente che, fino a prova contraria, rappresenta le istituzioni. E quindi rappresenta una garanzia di serietà e qualità.

 

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