Di Tuscia di più- “Ma che paese è quello lassù?”

Di Tuscia di più- “Ma che paese è quello lassù?”

Di Tuscia e di più - Oggi conosciamo il paese che più di tutti, è visibile da mille punti della nostra bella Tuscia: conosciamo Montefiascone, la sua cupola principesca e i suoi panorami mozzafiato

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Capita molto spesso, quando sono in tour con i miei gruppi, che guardando il paesaggio attorno mi pongano la domanda “Ma che paese è quello arroccato lassù con la cupola grandissima?”. Eh sì, perché Montefiascone si vede da mille punti della Tuscia, con quel profilo inconfondibile e la posizione dominante su un’area molto estesa del territorio.

E pensare che lassù si assestò definitivamente solo dopo il 1187, cioè quando le truppe viterbesi misero a ferro e fuoco l’originario borgo di San Flaviano che si trovava più in basso, lungo la via Francigena, crocevia di numerosi pellegrini diretti a Roma. Qui vi era infatti, almeno dal IX secolo, un abitato fortificato sorto attorno al luogo di culto del Martire Flaviano, dove in epoca romana si trovava una statio (una stazione di posta) sull’antica via Cassia.
Infatti è proprio da qua che mi piace iniziare le visite guidate alla scoperta di Montefiascone, dalla splendida chiesa di San Flaviano che presenta una pianta particolare e uno sviluppo su due livelli, racchiudendo in questo modo due chiese in un unico edificio.

La decorazione pittorica, inoltre, è tra le più belle della Tuscia, con un ciclo di affreschi che va dal XIV al XVI secolo e la presenza di motivi iconografici molto interessanti come il Cristo della Domenica e l’episodio dell’Incontro tra i tre vivi e i tre morti.
All’interno vi è anche quella che, secondo la tradizione, sarebbe la tomba del vescovo Johannes De Fugger (chiamato popolarmente Defuk) protagonista, insieme al suo servo Martino, della leggenda che diede il nome al celebre vino della zona, l’Est! Est!! Est!!!

Da qui si sale verso la sommità del paese attraverso Corso Cavour che confluisce in piazza Vittorio Emanuele, sede del Comune. Poi ci si inerpica tra vie e vicoli verso la Rocca dei Papi, che con la sua imponente mole fa da corona a tutto il centro storico e che per almeno quattro secoli, dalla fine del XII al XVI, accolse numerosi papi. La Rocca è visitabile e ospita al suo interno anche un museo dedicato ad Antonio da Sangallo il Giovane. Inoltre, vale la pena salire in cima alla Torre del Pellegrino per godere di un panorama mozzafiato a 360 gradi.
Nella Rocca ha sede anche l’Enoteca Provinciale dove si possono degustare gli ottimi vini del territorio con vista spettacolare sul Lago di Bolsena.

Il marchio paesaggistico di Montefiascone è tuttavia la cupola della Cattedrale di Santa Margherita che, con i suoi 23 metri di altezza e 27 di diametro, è tra le più grandi d’Italia. Anche questa chiesa si sviluppa su due livelli: quello inferiore costituito dalla cripta di Santa Lucia Filippini, qui sepolta, e quello superiore che rappresenta l’edificio di culto principale riccamente decorato secondo le tendenze barocche e neoclassiche.

Potremmo definire Montefiascone il paese più panoramico della Tuscia: la vista spazia dal lago alle colline, dalla pianura alle montagne. L’ora del tramonto è la più magica, quando l’azzurro del giorno cede il passo al blu della notte e i colori si avvampano delle sfumature del sole che si addormenta.

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