Cittadinanza viterbese simbolica ai figli di stranieri: la maggioranza prepara la mozione

Cittadinanza viterbese simbolica ai figli di stranieri: la maggioranza prepara la mozione

Homepage - La proposta a firma di Paolo Moricoli, Livio Treta, Aldo Fabbrini, Christian Scorsi, Daniela Bizzarri e Paolo Simoni intende conferire il riconoscimento della Cittadinanza simbolica ai minori nati nel territorio italiano, e figli di immigrati stranieri residenti a Viterbo

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Cittadinanza viterbese simbolica ai figli di stranieri: la maggioranza prepara la mozione. La proposta a firma di Paolo Moricoli, Livio Treta, Aldo Fabbrini, Christian Scorsi, Daniela Bizzarri e Paolo Simoni intende conferire il riconoscimento della Cittadinanza simbolica ai minori nati nel territorio italiano, e figli di immigrati stranieri residenti a Viterbo. Una sorta di Ius Soli simbolico, per l’appunto, sulla scia di quanto fatto già da altri comuni come quelli di Ancona e Rimini. La mozione ora si trova al punto 80 dell’ordine del giorno, ma non è escluso che a novembre la discussione possa essere anticipata e quindi portata al voto.

La proposta deriva da quella fatta dal Tavolo della Pace lo scorso 2 ottobre nell’incontro pubblico di Palazzo dei Priori. Il gruppo di lavoro presso il quale il consigliere Moricoli è il delegato del sindaco Leonardo Michelini e che comprende le associazioni ACLI, ARCI, AUSER, Caritas, Casa dei Diritti Sociali, l’Altro circolo, Circolo della Conoscenza di Rifondazione comunista, Mani Unite, Sans Frontiere, UNICEF, USB immigrazione aveva invitato i comuni della Tuscia ad approvare una mozione simbolica.

La mozione, per la quale anche il sindaco Leonardo Michelini sarebbe in prima linea, darebbe una sorta di cittadinanza onoraria ai bambini nati da famiglie di genitori stranieri. Ufficialmente però non sarà onoraria, perché si prevederebbe un iter molto più complesso e difficoltoso visto il regolamento a riguardo, ma simbolica.

In sostanza non cambia nulla, ma si tratta di una iniziativa che mira a far sentire meno soli i ragazzi nati in Italia, che si sentono italiani, ma che non hanno alcun riconoscimento pubblico fino al compimento dei 18 anni.

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