Bestiario dello shopping viterbese sotto i saldi (a che categoria appartieni?)

Bestiario dello shopping viterbese sotto i saldi (a che categoria appartieni?)

Homepage - Di gente in circolo se n'è vista, soprattutto ieri. Abbiamo approfittato per raccogliere impressioni e sintetizzare un bestiario dello shopping viterbese, tenendo conto della profonda differenza tra uomini e donne.

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Il 5 gennaio sono iniziati i saldi anche nel Viterbese e tra la giornata di martedì e quella festiva della Befana in tanti si sono dati da fare per rinnovare il guardaroba e ristrutturare gli armadi. Di gente in circolo se n’è vista, soprattutto ieri. Abbiamo approfittato per raccogliere impressioni e sintetizzare un bestiario dello shopping viterbese, tenendo conto della profonda differenza tra uomini e donne.

 

Le assatanate. Le trovi in massa nei negozi più di moda e tendenza del momento. Sono a caccia soprattutto di borse, ma anche di capi vari con cui abbellirsi. Prendono d’assalto anche i rivenditori di intimo. Riconosci la loro presenza dal rumore delle stampelle, che vengono tolte e rimesse a ritmo serrato sugli espositori. Se chiudi gli occhi sembra di essere in guerra, sotto le sventagliate delle mitragliatrici o in una redazione quando i giornalisti spingono parecchio sui tasti. Sono loro, categoricamente donne, le figure più temibili dei saldi. Si guardano in cagnesco per l’ultima borsa rimasta o per l’ultima XS di maglietta, quando magari avrebbero bisogno di una taglia più abbondante.

I cacciatori. E’ una categoria per soli uomini. A loro dei saldi non gliene può fregare di meno. Sono in giro alla ricerca di altro. Scorrono da un negozio all’altro, tutti tirati a lucido e con la pancera per non far notare gli effetti collaterali delle feste. Passano tra gli scaffali e spizzano e approfittano di ogni specchio che gli passa sotto mano per darsi una controllata. Frase cult: “O c’è più fica in giro per i saldi, che al sabato sera ai Cigni”.

Le seriali. Sono quelle su cui potresti scommettere a occhi chiusi. Ogni anno comprano le stesse cose, anche se ne hanno gli armadi pieni. Accumulano lo stesso taglio di maglione, o di pantaloni, o di scialle di negozio in negozio. Lo shopping non serve per vestirsi ma per soddisfare una deviazione mentale.

I maritati disperati. Con o senza la fede al dito la vere vittime dei saldi sono tutti quei maschi in giro con mogli e fidanzate. Li riconosci dal pallore e dall’andatura ciondolante. Si trascinano da un negozio all’altro e con il passare delle ore assumono l’aspetto di un albero di Natale, infatti diventano pieni di pacchi e pacchetti. Anche a “palle” stanno messi bene. Li riconosci perché hanno un frasario ristretto, frutto di anni d’esperienza nei quali hanno capito come sopravvivere. Si limitano a dire “bene”, benissimo”, “bellissimo”, “prendilo” ogni qualvolta la loro dolce metà gli rivolge parola.

Le braccine. Sono quelle che non riescono a rinunciare alla febbre d’acquisti ma contemporaneamente non sono disposte ad allargare i cordoni della borsa. Girano tutti i negozi, in lungo e largo, ma alla fine non prendono nulla. Se accompagnate puoi vedere i rispettivi compagni con un grande punto interrogativo in testa: “Ma non era meglio rimanere sul divano?”.

Gli sfiancati. Categoricamente appartengono alla categoria solo uomini. Quando la giornata di shopping è iniziata già di qualche ora ogni panchina, scalino di fontana diventa loro. Li vedi tutti seduti vicini, mentre le mogli o fidanzate stanno comprando. Tanti ex fumatori hanno iniziato così, per farsi compagnia ammazzando il tempo.

 

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