Ancora spaccature sul progetto termale del Paliano, ma l’impresa chiede una decisione

Ancora spaccature sul progetto termale del Paliano, ma l’impresa chiede una decisione

Homepage - Ascoltato in terza commissione Domenico Belli, "padre" del progetto termale che assicura 400 posti di lavoro a pieno regime

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Il progetto delle Terme al Paliano torna in terza commissione per essere discusso nuovamente. Alcuni vorrebbero riprogettare l’opera, magari diminuendo il numero delle palazzine previste, altri vorrebbero approvare il piano così com’è, ma la discussione sembra essere ancora lunga. Questa mattina la commissione ha ascoltato l’imprenditore Domenico Belli, padre del progetto invitato per illustrare l’iniziativa.

Belli parla apertamente alla commissione e ribadisce che se il progetto viene rivisto, magari diminuendo la cubatura riservata all’edilizia residenziale, l’impresa non ha più alcun interesse nell’investimento. La parte termale, ha chiarito l’imprenditore, occuperà 55mila metri cubi e quella residenziale non andrà a nessun discapito di questa, che a pieno regime occuperà 400 persone.

Il consigliere Marini (FI) sostiene la tesi di Belli, anche perché il progetto fu approvato proprio all’epoca della sua amministrazione. Secondo Belli, poi, la prima cosa da realizzare al Paliano è il centro termale, ma qui sorge un problema: i collegamenti. Prima di iniziare l’opera il comune dovrà realizzare la strada di collegamento.

La terza commissione rimane ancora spaccata sulla questione. Anche lo stesso Pd ha due visioni diverse del problema: se da una parte si vorrebbe rivedere il progetto, dall’altra – quella di Augusta Boco – vuole approvarlo così com’è.

Alla fine della discussione si va al voto. La maggioranza approva, fatto salvo per Mecozzi (Oltre le Mura) che si astiene insieme all’opposizione. Ora la discussione passa al consiglio comunale di oggi.

Foto Fisioterapy Center

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