17 tombe di 2mila anni fa in uno spazio grande quanto un appartamento, ecco la magia di Vulci

17 tombe di 2mila anni fa in uno spazio grande quanto un appartamento, ecco la magia di Vulci

Homepage - Ancora tesori dal parco di Vulci. Riportate alla luce la bellezza di 17 tombe di 2mila anni fa. Un mondo di storie, raccontate dai corredi funebri rinvenuti, che si accavallano per circa seicento anni, tra il IX e III secolo a.C., nella necropoli di Poggetto Mengarelli.

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Ancora tesori dal parco di Vulci. Riportate alla luce la bellezza di 17 tombe di 2mila anni fa. Un mondo di storie, raccontate dai corredi funebri rinvenuti, che si accavallano per circa seicento anni, tra il IX e III secolo a.C., nella necropoli di Poggetto Mengarelli.

Nella giornata di oggi è avvenuto il ritrovamento di una fossa scavata nel tufo con più di 30 oggetti, e in particolare alcuni anelli in argento insieme a numerosi oggetti in bronzo (fibule, affibbiagli, immanicature, vasi) risalenti alla fine dell’VIII/inizi VII a.C. A fianco dell’importante tomba è stata ritrovata la sepoltura di una bambina, sepolta in una nicchia. Al suo interno una serie di ornamenti personali, probabilmente indossati al momento della sepoltura: due coppie di orecchini d’oro e un anellino d’argento, mentre due statuine in bronzo a forme di sirena (forse piedini di una situla anch’essa bronzea) completavano il corredo. A lato, parzialmente sconvolti da un intervento clandestino recente, emergono i resti di altre due sepolture sempre di fine IV-inizi III sec. a.C., tra cui fa bella mostra di sé uno specchio in bronzo in mezzo ad altri oggetti di metallo quali anellini, vasi, asce e lame, ed un servizio di vasi alcuni dei quali dipinti.

“E’ impressionante – commenta il soprintendente Alfonsina Russo – il numero di tombe presenti in questa piccola area, estesa meno di un appartamento di medie dimensioni e l’estrema varietà dei reperti rinvenuti che abbracciano un periodo così lungo, dall’epoca villanoviana a quella romana, attraversando tutta la storia degli Etruschi”.
“Questo è solo l’inizio – spiega il direttore scientifico della Fondazione Vulci Carlo Casi -. Le ricerche archeologiche continueranno, grazie al contributo del Comune di Montalto di Castro, sino alla fine del 2016 regalandoci una serie ininterrotta di eccezionali scoperte”.

“Stiamo investendo molto sul parco – aggiunge il sindaco Sergio Caci – e continueremo a farlo. Vulci è e deve essere un volano di sviluppo per il nostro territorio e per la nostra economia. In questi 4 anni abbiamo creduto molto in tutte le attività connesse al parco, da quella storico-culturale a quella turistica, e i risultati si vedono. La strada è lunga ma la barra è dritta e gli obiettivi sono ben tracciati. Ringrazio la Soprintendente Russo per il sostegno e la collaborazione che mai è mancata in questi anni al nostro comune”.

Foto Fisioterapy Center

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