Viterbo e la guerra di percezione in atto sulla città

Viterbo e la guerra di percezione in atto sulla città

Editoriali - VITERBO - C'è un soffiare continuo e da più fronti. Avendo i civici fatto saltare lo schema classico di alternanza centrodestra e centrosinistra si ritrovano oggi tra i due fuochi.

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Saggini costruzioniVITERBO – Ma davvero la città capoluogo della Tuscia è allo sbando? Veramente siamo tutti quanti seduti su una polveriera? Davvero la sindaca Frontini è la più incapace nella storia dei “brillanti” sindaci di Viterbo? Tranquilli, la città nella peggiore delle ipotesi è sempre quella perché in un anno e una manciata di mesi neanche se governasse Hamas avrebbe il tempo di creare così tanti danni.

Signori e signore ci troviamo nel bel mezzo di una guerra di percezione sulla città. L’arrivo dei frontiniani (se faranno bene o male ce lo dirà la storia) ha di fatto realizzato un qualcosa che non si era mai visto. In un colpo solo è stata messa al margine l’intera classe politica precedente. Oggi i “draghi” di sempre sono relegati tra le file dell’opposizione e di fatto resi politicamente ininfluenti. Persone che hanno retto le sorti del capoluogo, determinando tutto, oggi sono al margine e non toccano palla. Questo per loro è frustrante sotto l’aspetto psicologico ma peggio ancora gli è mortale dal punto di vista dell’elettorato di riferimento. Se non tocchi palla non fai e se non fai non puoi fare contento e se non fai contenti i tuoi di riferimento li perdi. 

L’assenza di potere uccide gli uomini e le donne di potere. Questa è una delle leggi primarie della politica. Da qui il bisogno per chi è ai margini del gioco di riconquistare una centralità e l’unico modo che in molti hanno individuato è quello di soffiare sul malcontento (pensate che anche nel Paradiso Terrestre, abitato da due persone, c’era la scontentezza di non potere mangiare dei frutti dell’albero) per procacciarsi altre sacche di possibile consenso o quantomeno continuare a esistere. 

C’è un soffiare continuo e da più fronti. Avendo i civici fatto saltare lo schema classico di alternanza centrodestra e centrosinistra si ritrovano oggi tra i due fuochi. Tutta la vecchia classe politica, e non solo una parte come accade quando lo schema classico viene rispettato, scalpita e sembra avere mobilitato tutti “i colonnelli” ancora rimasti al loro posto. Leggere di Zucchi che tira le orecchie all’attuale sindaco sulla viabilità di Viterbo dalla poltrona di Aci ci ha fatto sorridere. Bisognerebbe non conoscere la storia di questa città e di Zucchi stesso per non capire che il suo intervento più che tecnico è stato di natura politica. E come lui ce ne sono tanti altri. Abbiamo assistito all’ex sindaco Arena capace addirittura di ricorrere alle fakenews (Sotp) pur di aizzare il malcontento e dipingere l’amministrazione Frontini come un covo di incapaci. 

E’ scoppiata una guerra di percezione su Viterbo. E quindi tutto fa schifo: il centro storico, le periferie, l’estate, il Natale. L’amministrazione Frontini è “brava, bravissima, applausi, yeah”? No, assolutamente no. L’amministrazione Frontini governa da un anno e non lo sappiamo se riuscirà a fare qualcosa o no. Ma, a onor del vero, credo che tutti dovrebbero essere consapevoli che nel giugno del 2022 i viterbesi hanno scelto come sindaco un essere umano e non il Genio della Lampada. Purtroppo non ha voluto candidarsi quest’ultimo, altrimenti sarebbe stato intelligente scegliere lui. 

Ora però ci domandiamo: dove sta la verità? Per incontrarla dobbiamo uscire di casa e non farci un’idea di città in base a quello che sentiamo e leggiamo. Lì, ognuno di noi, potrà trovare la verità. Se le strade le troviamo sporche allora la verità è che lo sono. Se in giro per il centro storico non troviamo nessuno allora significa che non c’è nessuno. Se andiamo al Teatro Unione ed è vuoto allora significa che la politica culturale non sta funzionando, se i nostri figli vanno a scuola ed è freddo allora significa che non hanno acceso i riscaldamenti. Dobbiamo diventare come San Tommaso perché, signori e signore, c’è qualcosa che non va nei racconti che quotidianamente vengono fatti della città. 

E se della sindaca Frontini, con tutto il rispetto, non ce ne frega un tubo della città dove viviamo ci interessa. E se la sua immagine deve essere devastata perché qualcuno ha interesse a portare avanti una battaglia sulla percezione francamente non ci piace, non possiamo accettarlo. Ci viene in mente il Barbiere di Siviglia. 

Una cosa vogliamo dirla: non fa tutto schifo. Ne diciamo una seconda: i problemi ci sono. Poi una terza: Frontini non è infallibile e sbaglierà. Ecco ci piacerebbe dire che sbaglia quando sbaglia davvero. Ci piacerebbe dire che è tutto un caos se è vero. Non certo vogliamo dirlo per accodarci al sentito dire, al vento che pompa, in ossequio a questo o a quel predicatore. 

Perché in una città non c’è solo la politica ma c’è tantissimo: gli imprenditori, i bambini, i ragazzi, le scuole, le associazioni sportive, gli anziani, gli studiosi, gli artisti, i professionisti, etc. Diciamo la cosa più scandalosa di questi tempi: Viterbo è una bella città con tanti problemi. Ci auguriamo che chi la amministra ci lavori sopra e non che tutto vada alla malora così si rivota. Tanto il Genio della Lampada ha deciso di non candidarsi, lo abbiamo intervistato e ce lo ha dichiarato. Perché? Anche lui ascolta Gioacchino Rossini e sa che a Viterbo si fa presto a fare soffiare “il venticello”. 

 

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