Viterbo Christmas Village, un successo da 22mila paganti. Radanich: “Abbiamo i soldi per investire su nuove attrazioni”

Viterbo Christmas Village, un successo da 22mila paganti. Radanich: “Abbiamo i soldi per investire su nuove attrazioni”

Homepage - VITERBO - Un numero importante che attesta il successo dell'iniziativa realizzata da una cordata di imprenditori locali. A guidarli il dinamico Andrea Radanich che si dichiara particolarmente soddisfatto. 

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VITERBO – Babbo Natale ha portato sotto l’albero del Christmas Village viterbese la bellezza di 22mila paganti. Un numero importante che attesta il successo dell’iniziativa realizzata da una cordata di imprenditori locali. A guidarli il dinamico Andrea Radanich che si dichiara, a nome di tutti gli organizzatori, particolarmente soddisfatto. 

“22mila persone che hanno pagato per visitare il nostro villaggio di Natale è un numero di cui essere soddisfatti ma soprattutto di cui andare orgogliosi”, questo il commento di Radanich. “Posso dire che gli incassi ci hanno messo nella condizione di pagare abbondantemente le spese sostenute e di accumulare ulteriori fondi che siamo pronti a investire in nuove attrazioni se dovessimo aggiudicarci ancora noi la realizzazione del village”. 

Il Christmas viterbese è, dal punto di vista delle attrazioni, uno dei migliori almeno del centro Italia. Le varie case di Babbo Natale, della Befana e del Grinch sono curate nei minimi dettagli e sono davvero in grado di regalare la magia delle feste ai visitatori. 

La realizzazione di quest’anno ha messo in evidenza alcuni punti di caduta come la situazione di piazza San Lorenzo, decisamente da ripensare, e i mercatini presenti nell’area monumentale hanno un po’ faticato rispetto ai più fortunati di via Marconi. Andrebbero studiate soluzioni in grado di coinvolgere in maniera più uniforme buona parte del centro storico. Per farlo però, per migliorare, Palazzo dei Priori dovrebbe fare un passo in avanti importante e prevedere un bando che possa affidare per più anni, da un minimo di tre a un massimo di cinque, la realizzazione delle varie “componenti” del Natale viterbese. Questo permetterebbe agli imprenditori di fare un ragionamento diverso sugli investimenti da affrontare, con conseguente impatto sulla qualità del prodotto finale offerto, e ai vari soggetti vincitori dei bandi di stabilire un tavolo permanente di coordinamento tra loro. 

La crescita della “città natalizia” infine, attraverso il coinvolgimento programmato nel tempo di soggetti privati, permetterebbe di ragionare anche su volumi di affari che magari potrebbero liberare, dopo una fase di sperimentazione, Palazzo dei Priori da una serie di oneri di spesa. Come le luminarie per esempio. Se il Natale viterbese venisse messo nelle condizioni di crescere imprenditorialmente è ragionevole ipotizzare che, nel tempo, siano proprio le imprese a farsi carico di alcune spese come per esempio le luminarie. 

La politica insomma dovrebbe lavorare per costruire le condizioni dove fare espandere il mercato e affidare quest’ultimo allo spirito di iniziativa e alle capacità degli imprenditori. Anche perché quanto accaduto quest’anno ha dimostrato che il Natale viterbese può essere un business interessante, soprattutto se si permette di fare ragionamenti almeno di lungo periodo. 

Foto Fisioterapy Center

 

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