San Pellegrino in Fiore, il grande rischio del bando deserto per l’assessore Silvio Franco

San Pellegrino in Fiore, il grande rischio del bando deserto per l’assessore Silvio Franco

Homepage - VITERBO - Il motivo per cui rischierebbero di non esserci così tante candidature progettuali potrebbe essere individuato nel budget messo a disposizione di 135mila euro. Non proprio una cifra da capogiro.

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VITERBO – A fine mese scade il bando per l’individuazione di un progetto di arredo urbano florovivaistico per dare vita a una nuova era di San Pellegrino in Fiore. Finito il mondo dell’Ente Autonomo Palazzo dei Priori ha fatto una cosa giusta: acquistare il brand. Ora però l’onere organizzativo è a carico del Comune, un po’ come avviene per la Macchina di Santa Rosa. 

Un’impostazione, curata in prima persona dall’assessore Silvio Franco, che punta a fare segnare una svolta qualitativa alla manifestazione. Ma non sono tutte rose e fiori. Infatti il bando scade troppo vicino alla data di esecuzione dell’evento, previsto dal primo al cinque maggio. Se tutto dovesse andare liscio non si avrebbero particolari problemi perché ci sarebbero i tempi ma se si verificasse una situazione simile al bando per le casette del mercatino di Natale che andò deserto? Beh lì le cose si farebbero piuttosto complicati, con il rischio di “intortare” la manifestazione. 

E il motivo per cui rischierebbero di non esserci così tante candidature progettuali potrebbe essere individuato nel budget messo a disposizione di 135mila euro. Non proprio una cifra da capogiro. Soprattutto se si considera la superfice da arredare. Il progetto di arredo urbano florovivaistico infatti dovrà essere predisposto all’interno delle seguenti aree: piazza S. Lorenzo, via S. Lorenzo, piazza della Morte, via Pietra del Pesce, via Macel Maggiore, piazza San Carluccio, via San Pellegrino, piazza Scacciaricci, piazza San Pellegrino e piazza del Gesù.

Al bando possono partecipare solo professionisti regolarmente iscritti agli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri e dei Dottori Agronomi e Forestali. Un fatto che restringe di molto il campo di provenienza delle candidature. 

Circolano indiscrezioni di un certo interesse ma un conto sono “le chiacchiere” e un altro i fatti che emergeranno solo alla chiusura del bando e quindi a fine gennaio. Se le cose non dovessero andare bene per l’assessore Franco sarebbe un brutto colpo. Sua la scelta di fare saltare la manifestazione nel 2023 che già ha creato non pochi imbarazzi. Un bis sarebbe imbarazzante. 

Foto Fisioterapy Center

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